RECENSIONE "Non baciarmi... sono a dieta" di Vivian Edwards

Titolo:
Non baciarmi... sono a dieta 

Autore:  Vivian Edwards

Formato: Ebook / Cartaceo

Prezzo: 1.99 / 9.99

Genere: Contemporary romance

Link Acquisto



Può un succulento cannolo siciliano far scoppiare l’amore?
Sicuramente Kate Smith, troppo impegnata a controllare i suoi centimetri di troppo, non crede che un uomo possa provare interesse per lei. E quando all’interno della sua pasticceria preferita, incontra i magnetici occhi azzurri di Nathan Parker, ce la metterà tutta per risultare più antipatica di quanto in realtà sia. Un imbarazzante quanto provocante inconveniente con la ricotta, farà intuire a Nathan che Kate potrebbe essere la donna della sua vita, ma come riuscire a conquistare una persona così insicura e chiusa in se stessa?
Una nonnina tutto pepe, un migliore amico decisamente sopra le righe e un sito sull’obesità, saranno i grandi alleati di Nathan per far capitolare la sua “ciambellina” e farle capire che, la ciccia che vede come un ostacolo è in realtà ciò che lui adora di lei e che, l’amore da film che sogna dall’adolescenza, è proprio a portata di mano.


Cari lettori, ben trovati. Oggi vi parlo di “Non baciarmi…sono a dieta” di Vivian Edwards, un libro molto carino che tratta con delicatezza temi importanti. La protagonista è Kate, una ragazza che ha problemi di peso e non si accetta.

Nonostante vari tentativi, non riesce a dimagrire. Per lei il cibo è una coperta di Linus, è un premio, una coccola, un confort che la fa sentire al sicuro. Nonostante le sue insicurezze a livello personale, sul piano lavorativo è molto intraprendente e determinata. Ha un’attività insieme al suo migliore amico Gabriel, che gestisce con grinta.

“Per lei il cibo era l’unico luogo tranquillo in cui rifugiarsi nei momenti tristi, il porto sicuro in cui il vuoto che sentiva, veniva colmato grazie ai sapori che dal palato le arrivavano dritti al cervello e al cuore.”

L’equilibrio che ha trovato nella sua vita, viene turbato dall’incontro con Nathan, un uomo molto avvenente che sembra divertirsi a flirtare con lei. Kate però non riesce a capire se lui fa sul serio o vuole solo togliersi uno sfizio. Con il tempo, tra bugie, piaceri e dolori, Kate imparerà a conoscere Nathan. Riuscirà a superare i muri che ha costruito dentro e intorno sé per darsi una possibilità di essere felice?

Considerazioni

Finalmente un libro con una protagonista che non viene descritta come una modella, o come una cenerentola che non si rende conto di essere bellissima. Kate è una donna vera e imperfetta, come lo siamo tutte.

“Nonostante avesse varie volte elaborato la faccenda che, la perfezione non esiste e che quello che conta è ciò che ognuno ha all’interno, non riusciva a togliersi dalla mente che questa era soltanto una bella storiella da raccontare, a chi era tanto fragile da volerci credere. Per lei, che aveva passato più della metà della sua vita a combattere contro l’aspetto fisico, quella frase era solo un’emerita bugia.”

Ha un problema di sovrappeso che non si limita all’aspetto fisico. Il disturbo alimentare è spesso legato alla psicologia della persona, similmente ad altre dipendenze come per esempio l’alcol o lo shopping compulsivo. È un qualcosa che ci danneggia ma che allo stesso tempo, nel momento in cui facciamo quell’azione, ci appaga completamente, per poi gettarci di nuovo nell’abisso.

Devo dire che l’autrice ci presenta una problematica non indifferente con una leggerezza che è solo apparente e consente al lettore di scorrere con facilità tra le pagine.

La narrazione in terza persona è molto scorrevole. La storia non ha nulla di particolarmente nuovo se non gli spunti di cui sopra, che ho molto apprezzato.

Quindi il punteggio che mi sento di riservare è 3,5/5.

Lo consiglio a chi cerca una lettura piacevole e simpatica con personaggi non convenzionali.

Buona lettura.



Commenti

Post popolari in questo blog

RECENSIONE "Deviant" di Ellie B. Luin

REVIEW TOUR - RECENSIONE "Jaded" di Robin C.

RECENSIONE - Il narratore di storie, di Rita Nardi

RECENSIONE - La sposa gitana, di Carmen Mola

RECENSIONE - La piccinina, di Silvia Montemurro