RECENSIONE "L'amazzone e il vichingo" di Deborah Begali

Titolo: L'amazzone e il vichingo
Autrice: Deborah Begali
Editore: Self
Genere: Fantasy
Formato: ebook / cartaceo
Prezzo: € 2,99 / € 11,90
Data Pubblicazione: 1 maggio 2020
Protagonisti: Morrigan e Cristen
Pagine: 288 pagine
ORDER


Vichinghi e amazzoni, gli uni contro le altre per accaparrarsi la Valle mentre la Nebbia incombe Oltreconfine. Cristen, re dei vichinghi, e Morrigan, sorella maggiore delle amazzoni, si sfidano per assicurarsi il destino del mondo in una terra dominata dal maschilismo. Le persecuzioni messe in atto dagli uomini decimano la popolazione femminile e la specie ormai è a rischio: l'amore tra uomo e donna è solo retaggio di un passato antico. Possono due nemici giurati sovvertire l'ordine delle cose? Potrebbero Morrigan e Cristen amarsi nonostante la guerra e le persecuzioni?  E se, tra loro, le consuetudini dei popoli non sortissero alcun effetto?

Deborah Begali vive e lavora a Verona come giornalista e web content. Ama i classici disperatamente, adora il cinema anni ’90 e nel tempo libero viaggia a più non posso. Da anni visita e recensisce parchi a tema sparsi in tutto il mondo. "Georgiana" è stato il suo romanzo d’esordio (Fanucci, 2018) a cui è seguito "Il 6 di Oxford Street" (Fanucci, 2018). "L’amazzone e il vichingo" è il suo primo romanzo d’amore ad ambientazione fantasy.

Buongiorno Lettori, vi piacciono i libri fantasy? Siete amanti di romance? Allora dovete assolutamente leggere questo romanzo. Io l'ho iniziato e già dalle prime pagine sono rimasta incollata, rapita dalle parole, stregata dai personaggi, ammaliata da quel mondo narrato in quelle righe. Ma iniziamo dall'inizio e conosciamo meglio i protagonisti di questa storia.
Cristen è il re dei vichinghi, l'uomo che, secondo una profezia, è destinato a governare il mondo. Un valido combattente, ligio alle regole imposte dagli antichi, educato e saggio, uno dei pochi rimasti a riuscire a provare empatia. Gli erano rimasti solo due popoli da sconfiggere prima di essere l'unico a comandare il mondo, la Nebbia che incombeva su di loro e le Amazzoni. Quest'ultime erano le più insidiose in quanto, dato che la terra era dominata solo da uomini, esse creavano scompiglio e proprio per questo rese schiave o abbandonate a loro stesse, in altri casi addirittura si erano estinte.

"Lì erano tutti uomini. Le donne in alcuni di quei paesi lontani e vicini s'erano estinte, venivano schiavizzate o abbandonate. Il mondo era uomo, il mondo sarebbe divenuto solo loro e gli uomini avrebbero marciato per poi morire".

Poi abbiamo Morrigan. Una fiera, valorosa e tenace amazzone, divenuta sorella maggiore dopo la caduta di Bathesda. Non è abituata a questo ruolo di capo e ben presto si accorgerà che questo compito le farà prendere scelte pesanti e discutibili. Non ha alcuna intenzione di sottomettersi agli uomini, vuole preservare la libertà sua, delle sue sorelle e vorrebbe riuscire a salvare anche le altre donne rimaste su quella terra vittima del maschilismo.

"Tu non avrai la Valle, vichingo: né me né le mie sorelle, e nemmeno le bambine!"

Il destino di Cristen, re dei vichinghi e di Morrigan, regina delle amazzoni, sembra essere già segnato. Continueranno a lottare ognuno per i propri ideali e le proprie credenze. Si scontreranno più volte e si separeranno altrettante volte. Tutto ciò che li tiene lontani l'uno con l'altro è anche la stessa cosa che li lega con un filo invisibile.
Che loro siano destinati a cambiare il futuro? Riusciranno a mettere da parte il loro credo per combattere insieme, uno a fianco all'altro? Cosa lega Cristen e Morrigan? Saranno i vichinghi a vincere o saranno sconfitti dalle valorose amazzoni?
Non mi resta che lasciare a voi il piacere di leggere questo romanzo e augurarvi Buona Lettura!

CONSIDERAZIONI
Quando mi hanno proposto di leggere questo libro, mi aveva intrigato la trama, questa lotta tra amazzoni e vichinghi. Mi è arrivato e ho iniziato a scorrere le prime righe, poi le prime pagine, i primi capitoli, fino a trovarmi completamente catapultata in una terra lontana. Mi ha completamente stregato il modo di scrivere di Deborah, nonostante le parole ricercate e dettate dal genere fantasy. Devo ammettere che in alcuni punti è stato un po' ridondante, certi concetti ripetuti all'infinito, questo continuo tira e molla secondo me è stato un po' eccessivo, però nel complesso davvero una bella storia. Il personaggio di Cristen è sicuramente quello che ho amato di più, il suo animo, i suoi ideali, la sua destrezza, di Morrigan invece ho amato la sua caparbietà e la sua tenacia. Nonostante capisca e condivida i suoi ideali, le sue scelte non sempre le ho accettate. Mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Cristen invece è un personaggio che nel corso del libro si è evoluto molto. Dal punto di vista tecnico il romanzo è scritto in terza persona, è la voce narrante ci racconta la storia di Morrigan e Cristen. Come detto prima l'autrice ha una scrittura molto fluida e scorrevole.
Ho trovato giusto un paio di refusi ma niente che impedisca la lettura.
Un libro sicuramente consigliato! Aspetto con ansia il seguito. Complimenti Deborah. Alla prossima!



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