BLOG TOUR - Estratti "Gioco d'amore" di Veronica Scalmazzi

Titolo: Gioco d'amore
Autore: Veronica Scalmazzi
Editore: Self publishing
Pubblicazione: 29 aprile 2020
Genere: Sport romance (autoconclusivo)
Prezzo: € 2,99 ebook



Mi chiamo Piper Morris e sono la classica matricola secchiona e sfigata, o almeno è così che mi definiscono la maggior parte degli studenti dell'Università della California.
In realtà, dietro ai miei occhiali da nerd e all'aspetto un po' scialbo, si nasconde una ragazza sicura di sé, senza peli sulla lingua e con la battuta sempre pronta. Crescere con quattro fratelli maschi ha avuto i suoi vantaggi, ve lo posso assicurare.
Amo il calcio e fare shopping da Victoria's Secret, mentre detesto stare al centro dell'attenzione e... il capitano della squadra di calcio dei Tigers: Kade Evans.
Kade Evans potrebbe, a tutti gli effetti, incarnare uno dei protagonisti maschili degli sport romance che amo tanto leggere. Anche se nessuno potrà mai eguagliare il mio Jimmy, sia chiaro.
Evans è un cliché vivente: sexy da morire, atletico, spiritoso e... pervertito.
Un pervertito dotato di una zucchina XXL.
Sì, avete capito bene!
Come faccio a saperlo?
L'ho visto con i miei stessi occhi!
Completamente nudo!
E lui non ha fatto nulla per coprirsi, anzi... mi ha provocato con quel suo dannatissimo sorriso strappa mutandine!
Ma volete sapere qual è la cosa peggiore?
Lui non è come tutti gli altri.
Lui mi vede davvero.
Mi chiamo Piper Morris e ho un grosso, anzi, un grossissimo problema: Kade Evans mi vuole.
Sono il suo Mondiale, il suo goal al 90' minuto.
Ma io non ho nessuna intenzione di rendergli le cose facili, tutt'altro.
A noi due, Evans!
Che la partita abbia inizio.
ESTRATTO UNO:

«Buon pomeriggio, cosa posso ser...» Le parole mi rimangono incastrate in gola. «Ancora tu» sussurro incredula.
Buon pomeriggio a tutti, sono Piper Morris e il karma ce l'ha con me.
Non bastava l'oroscopo a remarmi contro, pure il fottuto karma.
«Già, ancora io» replica Kade sorpreso quanto la sottoscritta.
Fa scivolare lo sguardo sulla mia divisa.
Spudoratamente.
Senza alcun ritegno.
«Ti stanno proprio bene i nostri colori addosso» dichiara, piegando un angolo della bocca.
Ha l'espressione angelica, ma dietro si nasconde un diavolo tentatore.
Piper, stai calma! Fai un respiro profondo e sii professionale.
Ricorda che Kade Evans ti è indifferente e che le ultime dodici ore non sono mai esistite. Lui non esiste, anche se è qui di fronte a te e ti sta guardando come se lo avessi visto nudo. Che in effetti è ciò che è successo.
No, no e ancora no! Non tornare in quello spogliatoio!
Scorda il coso – fosse facile – e non dargliela vinta!
«Cosa desideri?» gli chiedo gentilmente, fingendomi tranquilla.
«Te.»
«Scusa?»
Il mio cuore salta un battito, le dita strette intorno alla penna.
«Desidero una tazza di caffè della casa» dice, sogghignando. Ha il capo chino, rivolto verso il menù che stringe fra le mani.
Okay, devo darci un taglio con le caramelle gommose alla fragola.
Troppi zuccheri mi stanno dando alla testa.
«Qualcos'altro?»
«Sì.» Alza la testa e i nostri sguardi si incatenano l'uno all'altro. «Un cannolo ripieno di crema. Bello grande.» Pronuncia le parole "bello grande" con voce roca e maliziosa.
Fisso le sue iridi scure e finisco nuovamente dentro quel maledetto spogliatoio maschile. Perché Kade Evans è uno stronzo pervertito che vuole farmi impazzire con allusioni ben mirate.
«Strano» ribatto, mentre appunto l'ordine con foga.
«Cosa è strano?»
«Che tu lo voglia bello grande. Dopo quello che ho visto oggi, credevo fossi abituato a misure medio-piccole.»
Sfodero il migliore dei miei sorrisi da tiraculo, strappo l'ordine dal block notes e torno dietro al bancone, lasciando Kade ammutolito.
Morris 1 – Evans 0.



ESTRATTO DUE:

Faccio scivolare le mani sui suoi fianchi, fino a incrociare le braccia dietro la sua schiena. Aumento la pressione sulle sue labbra.
Voglio che ritorni da me.
Voglio che sia con me.
Rivoglio indietro il Kade spavaldo e affascinante di prima.
A un tratto, schiude gli occhi e...
Rieccolo.
Il capitano del mio cuore.
«Non è semplice fare parte della mia vita» mormora dispiaciuto. «Io non sono solo quello che mostro agli altri, Tigre.»
«Lo so. Se fosse così, non avrei mai accettato di uscire con te.»
«Ma se sei pazza di me!»
Siamo di nuovo noi. Il Pervertito e la sua Tigre.
«Te l'hanno mai detto che hai l'abitudine di ingigantire le cose?»
«E tu lo sai che me l'hai appena servita su un piatto d'argento?»


ESTRATTO TRE:

Mi stringe il viso fra le mani, la sua lingua trova la mia.
È un bacio smanioso e dolce allo stesso tempo.
Mi avvolge, mi scuote. Scivola sul mio corpo, mentre entriamo nella doccia. L'acqua calda ci accarezza lentamente, scorre su di noi, sulle nostre bocche ancora unite. Ci stacchiamo, ma è solo un istante.
Kade mi bacia l'incavo del collo, scende fino ai seni e i miei muscoli tremano di desiderio. Mi stuzzica il capezzolo destro con la lingua, quello sinistro con le dita. Mi appoggio alla parete, la sua bocca è lo strumento del piacere.
Caldo e freddo.
Passione e timore.
Certezze e dubbi.
Ragione e sentimento.
Cuore e carne.
Noi siamo tutto questo.



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