RECENSIONE IN ANTEPRIMA "La madre segreta" di Shalini Boland

Titolo: La madre segreta
Autrice: Shalini Boland
Editore: Hope Edizioni
Genere: Thriller Psicologico
Traduzione: Raffaella Arnaldi
Cover: FranLu
Formato: ebook
Prezzo: 3,99€
Data pubblicazione: 21 novembre 2019
Protagonisti: Tessa e Scott Markham, Harry Fisher


“Sei tu la mia mamma?”
Quando Tessa Markham torna a casa, trova nella sua cucina un bambino che la crede sua madre.
Ma Tessa non ha figli.
Non più.
Non sa chi sia il piccolo né come sia arrivato lì.
Dopo aver contattato la polizia, Tessa viene sospettata di aver rapito quel bambino misterioso. La sua intera vita è stravolta e poi suo marito le rivela un segreto…
Tessa non è sicura di cosa credere o di chi fidarsi, perché qualcuno sta mentendo. Per scoprire chi, però, dovrà affrontare il suo doloroso passato. Che la verità sia più pericolosa di quanto lei possa immaginare?
Shalini Boland vive a Dorset, in Inghilterra, con il marito, due figli e il loro cane di nome Jess. Prima di avere i bambini era stata scritturata dalla Universal Music Publishing come cantautrice, adesso, invece, impiega le giornate tra il suo ruolo di madre e lo scrivere suspense thriller.


Buongiorno lettori, eccomi a parlarvi di "La madre segreta" di Shalini Boland, edito dalla Hope Edizioni, un thriller che è una continua evoluzione e pertanto una di quelle letture che non ti permettono di mollare le pagine. 

Tessa Markham è una donna che vive sola, dopo la separazione dal marito Scott. Una domenica pomeriggio di rientro dal cimitero, dove va a trovare i suoi due figli sepolti, scopre nella propria cucina un bimbo di circa cinque sei anni. Dice di chiamarsi Harry e di trovarsi lì perché l’angelo che lo ha condotto da lei afferma che Tessa è la sua nuova mamma. Sconvolta, con il passato che torna a tormentarla, la protagonista non sa cosa fare. È consapevole che debba chiamare la polizia, tuttavia, telefona prima alla persona che ha sempre rappresentato per lei una spalla forte: Scott.  Tessa sa che da qualche parte di Londra, dove vive, o in Inghilterra c’è una madre che sta piangendo per questo bimbo scomparso, conosce il dolore che si prova quando di colpo non hai più un figlio. Lei ne ha persi due: una bimba alla nascita e il suo gemello dopo tre anni per una malattia. La polizia porta via Harry, ma qualcosa di intenso e intimo la conduce a pensare sempre al piccolo ospite. Chi è? Chi sono i suoi genitori? È fuggito da loro perché lo trattavano male? Perché tra tanti posti è arrivato proprio da lei?
Il passato di Tessa non semplifica le cose: di mezzo c’è un minore e la stampa inizia a tempestarla di dure domande. Lei sembrerebbe essere una rapitrice di bambini. Nessuno sa che è un altro terribile equivoco, molto simile a quello che ha superato anni prima. 
La propria esistenza di colpo si sconvolge, non ha più neppure un posto dove rifugiarsi in pace e desidererebbe tanto appoggiarsi ancora a Scott. Peccato che anche lui abbia in serbo un altro colpo per lei che lo ama ancora.

Io sono una seccatura, un ramo secco. Glielo leggo negli occhi, non vede l’ora di andarsene. Di togliersi questa cosa dalle scatole. Fatta. Finita. Tutto a posto.

Il dolore purtroppo spesso è così grande che toglie importanza a tutto il resto. Due anime affini talvolta cominciano così a distanziarsi nonostante gli sforzi, finché una delle due abbandona la lotta, la speranza, lasciandosi andare alla stanchezza. Questo è ciò è accaduto a loro e che oggi rimane tra le dita di Tessa. 
Una situazione come quella che ha visto protagonista Harry non è mai stata dimenticata dalla gente e adesso i media diventano squali. La vita di Tessa è distrutta perché tutti, incuranti di ciò che ha provato e sopportato in passato, pensano solo allo scoop con tante perfide supposizioni. E lei si ritrova sola ad affrontare tutto questo. O forse, no. Ben, il suo capo, è dalla sua ed è meraviglioso respirare un’aria diversa, soprattutto quando un insieme di situazioni le piombano addosso, una dietro l’altra, tanto da farle dubitare di essere sana di mente. Che abbia inventato tutto? Che davvero abbia rapito Harry e non lo ricordi? Questi e altri elementi non possono essere un caso… e quando il cervello inizia a riordinare i tasselli, la protagonista andrà fino alla fine, cozzando ancora contro il passato e chi la denigra considerandola quasi folle. 

"Nel suo sguardo, il passato È passato e io sono la povera, patetica creatura bloccata lì che cerca di tirarlo nell’oscurita’. Ma si sbaglia. Il passato non È finito. E ci sta raggiungendo".

Ma Tessa non molla. Al di là del suspense di cui è intriso il romanzo, tanto da non permettermi di lasciare la lettura, ho vissuto il dolore e lo sconvolgimento che si può provare quando si è visti dalla gente come un carnefice. I giornalisti, pur dovendo fare il proprio lavoro, a volte appaiono soltanto degli affamati avvoltoi: nessuna pietà di fronte alla possibilità di uno scoop. Scene che mi hanno fatto correre con la memoria ai fatti più eclatanti della cronaca, alle persone coinvolte che tentano di fuggire dai flash o dalle domande più rudi, atteggiamenti che spesso si osservano con cinismo senza valutare cosa stia patendo la persona. D’altro canto nessuno considera che in certi casi raccogliere informazioni per i notiziari o i giornali significa anche andare avanti a scapito altrui.

Ho amato molto la forza della protagonista, quella che è riemersa dopo anni vissuti nel torpore del dolore. In fin dei conti a volte si è prigionieri della propria vita e ci si scopre padroni di niente, quindi con nulla da perdere. È qui che il coraggio affiora e quando accade nessuno lo può imbrigliare. Tessa ha un’energia che emerge lentamente e a poco a poco rinasce anche come donna. Ho apprezzato l’alleanza col nemico per vincere la più dura delle battaglie e ho tifato, ma ho anche detestato il comportamento di chi avrebbe dovuto sostenere questa donna: emozioni che fanno parte di ciò che può suscitare un romanzo ben scritto. Una storia che regala di continuo colpi di scena che mi hanno fatto credere una cosa per poi scombinare ogni ipotesi. 
Un romanzo che racconta comunque della speranza in un nuovo inizio.

Nell’insieme La madre segreta regala intenso suspense, anche se a mio avviso forse il finale resta un po’ debole facendo intuire ai più esperti lettori del genere cosa possa essere accaduto, dettaglio che, tuttavia, non inficia la validità della lettura. D’altronde la trama e lo stile dell’autrice carico di dettagli attirano come calamita l’attenzione del lettore che si ritrova a vivere ancora di più le scene come fosse la protagonista in persona. 
Romanzo consigliato a tutti gli amanti del genere, ma pure a chi desidera cimentarsi per la prima volta in un thriller pregno di suspense.
Buona lettura!
Lya



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