RECENSIONE IN ANTEPRIMA - "La voce del mare" di Emily Pigozzi

Titolo: La voce del mare 
Autore: Emily Pigozzi
Editore: Emma Books
Genere: Narrativa femminile romance
Pagine: 250
Formato: ebook
Prezzo: 2,99€
Data di uscita: 19 giugno 2019
Serie: autoconclusivo

ORDER


Due donne legate da un filo indissolubile. Una vita divisa in due. Una sola voce. Per Thalia Fountas, italo-greca, l’unica cosa che conta è la musica lirica. Per questo entra in crisi quando all’improvviso le sembra di non riuscire più a cantare. Come se non bastasse iniziano a tormentarla strani sogni: una casa sul mare, grandi ulivi, spiagge incantevoli e una ragazza misteriosa che le assomiglia. Thalia riconosce la casa: si trova a Zante e apparteneva a sua nonna di cui lei non sa quasi nulla. Complici un diario, un mare cristallino e uno scontroso vicino di casa dagli occhi verdissimi, in Grecia Thalia forse ritroverà la voce e la strada per esaudire tutti i suoi desideri. 

Emily Pigozzi scrive da sempre. Parla troppo e legge altrettanto, adora i dolci e la quiete della notte. Per diversi anni ha lavorato come attrice, prendendo parte a cortometraggi e film e partecipando a tournée che hanno toccato i maggiori teatri d’Italia. Vive a Mantova con il marito e due figli piccoli, un maschio e una femmina. Ha esordito nel rosa con “L’angelo del risveglio” (Delos digital) a cui è seguito “Il posto del mio cuore”. Nel 2016 ha invece pubblicato “Aspettami davanti al mare” e “Danza per me”, entrambi per la collana Youfeel di Rizzoli. Nel 2017 escono “Un piccolo infinito addio” e “Il mio vento di primavera”, quest’ultimo edito da Emma Books. Nel 2018 il suo romantic suspense “Magnifico assedio” è stato per diverse settimane ai primi posti della classifica bestseller di Amazon. Nel 2018 è uscito “Una canzone per te”, per Harper Collins Elit. Nel 2019 ha pubblicato “Figli delle stelle”, bestseller Amazon, e la novella prequel “Come due stelle”. 
Buongiorno a tutti, cari lettori.
In questa ennesima caldissima giornata, eccomi a scrivervi del nuovo romanzo di Emily Pigozzi, intitolato “La voce del mare”, edito da Emma Books che ci ha fornito il file per la lettura.
Thalia Fountas ha ventisei anni ed è una giovane cantante di musica lirica.
Il lettore si appresta a conoscere questa protagonista così talentuosa fin dal prologo, nel momento in cui sta per fare la sua entrata sul palco, di fronte a un pubblico pieno di aspettative. Ma qualcosa va storto, un inconsapevole errore metterà a dura prova la ragazza e persino la sua stessa carriera.

Tra un pensiero e l'altro, tra uno spettacolo e l'altro, Thalia è sempre più in difficoltà: è demotivata, stanca, dubbiosa della strada scelta e percorsa, insicura persino di sé stessa.

"Forse non sono abbastanza forte, o non sono abbastanza brava. Le critiche continue, la ricerca dell'eccellenza, la competizione incessante in realtà mi stanno distruggendo. È questo che vorrei gridare al telefono, a mio padre e a tutta la gente che è seduta nella platea di questo meraviglioso teatro, aspettando di sentirmi cantare. Non ne vale la pena. Forse non sono tagliata per questo. Per tutto questo."

La frustrazione e l'infelicità di Thalia vengono ben notate dalla sua affidabile e fedele maestra di canto, che le consiglia di ritrovare la via perduta per superare questo momento di crisi che sta attraversando: l'unica soluzione per farlo è prendersi una pausa, lontana da tutti e da tutto.
Complici anche dei particolari sogni ricorrenti, Thalia deciderà così di tornare nella sua terra d'origine, nella casa di famiglia sull'isola di Zante.
Fin da subito è evidente la connessione tra questo luogo familiare e la nostra protagonista, ma diventerà ancora più forte quando Thalia troverà un vecchio baule con i ricordi della sua famiglia, in particolare della nonna Dorothea.


"È come se l'isola, e questa casa stessa, mi parlassero. In fondo sono qui da poco più di ventiquattro ore, ma a quanto pare i fantasmi e le memorie sepolte non hanno pazienza, vogliono essere scoperchiate, portate alla luce."

Tassello dopo tassello, grazie anche alla parte dedicata personalmente a Dorothea, Thalia scoprirà verità sconosciute del suo passato, della sua famiglia.
E nel mentre la nostra protagonista snoderà vari ricordi, vivrà in parallelo un'altra connessione, quella con Richard.

Richard, infatti, è un trentaduenne reporter nelle zone di guerra che, a seguito di un brutto incidente avvenuto mentre era sul campo, ha dovuto prendersi una pausa dal lavoro. Pausa che, grazie al consiglio di un amico, lo porterà a soggiornare proprio nella casa vicina a quella di Thalia.

Il rapporto iniziale fra i due è in apparenza conflittuale: da una parte c'è una dolce e innocente Thalia; dall'altra uno scontroso e freddo Richard.
Ma l'alchimia fra i due è palese in ogni incontro.


"Richard e io ci stiamo sfuggendo: eppure, ogni nostro sguardo è una scintilla, una freccia scoccata ai miei sensi. E sono convinta che per lui sia lo stesso."


Thalia e Richard, nella diversità dei loro caratteri e dei loro modi di fare, hanno però qualcosa in comune: hanno perso la loro strada interiore.


"Entrambi stiamo fuggendo da una realtà che si è modificata tra le nostre mani come una mano di carte sbagliata, come un atto fuori posto. Siamo naufragati su quest'isola da soli, alla ricerca di silenzio dopo il rumore che ha travolto le nostre vite. Un rumore assordante per lui, stonato per me. Abbiamo perso la bussola, la direzione, la risposta giusta per domande che fino a poco tempo fa ci sembravano scontate."


Sarà un percorso complicato, entrambi si riscopriranno e si completeranno, ma cosa succederà alla fine di questo percorso, quando bisognerà tornare alla vita di tutti i giorni?

Cari lettori, quest'anno ho avuto il piacere di recensire Emily Pigozzi già due volte, con "Figli delle stelle" e la novella "Come due stelle", ma con questa nuova uscita ho trovato un livello diverso di storia.

Questa non è una sola storia d'amore, ma è una storia di percorso interiore, di bisogno di sfuggire un po' dalla realtà per ritrovare la strada perduta. Ma non solo, è una storia che non riguarda solo Thalia, ma coinvolge in prima persona anche Dorothea.

Il libro, infatti, è diviso in tre atti: il primo narrato in prima persona da Thalia; il secondo atto è dal pov di Dorothea in terza persona dove conosceremo più approfonditamente la sua storia; mentre nell'ultimo atto, a eccezione di un capitolo, torna la narrazione di Thalia.


Da lettrice poco amante di flashback e di storie passate scoperte attraverso pagine di diario o punti di vista narrativi, temevo di annoiarmi o perdere il filo della storia; in realtà ho avuto totalmente l'effetto contrario e la storia passata mi ha coinvolta moltissimo: mi ha affascinata e mi ha anche commossa in un determinato punto, che tutti voi capirete durante la lettura.


La scrittura è scorrevole e precisa, con narrazioni ben curate e coinvolgenti. I personaggi sono ben delineati ed è difficile non entrare in sintonia principalmente con la protagonista Thalia, soprattutto con la sua mania di parlare da sola.

Consiglio "La voce del mare" a chi è alla ricerca di un libro molto interessante e delicato, dove si è lettori di due storie parallele, una del passato e una del presente, che racchiudono tante emozioni, tutte da scoprire pagina dopo pagina.

Buona lettura a tutti!

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