RECENSIONE - "L’anello di Beatrice" di Chiara Cipolla

Titolo: L’anello di Beatrice
Autore: Chiara Cipolla
Editore: self
Genere: Romance contemporaneo
Prezzo ebook: 0.99
Uscita: 12 aprile 2019
Pagine: 427
Serie: dilogia completa


Emma è una supplente di matematica, delusa dagli uomini, che accetta a malincuore l’ennesimo appuntamento al buio organizzato dagli amici: Gianluca e Vittorio. Il primo le ha fatto da padre, fratello maggiore e migliore amico, il secondo è da sempre segretamente innamorato di lei.
È così che Emma conosce l’affascinante ed eclettico Edward, professore di Storia Antica all’Università di Oxford, in Italia per lavoro. 
Non potrebbero essere più diversi: lei sogna il grande amore, quello che legge nei romanzi rosa; lui cerca solo avventure occasionali. Lei è carina, solare e sempre disponibile ad aiutare tutti; lui è schivo e spesso allergico alle relazioni umane. Eppure un’attrazione fortissima li coinvolge fin dal primo incontro e una passione travolgente li investe come un treno in corsa.
Quando tutto sembra ormai scritto, le ferite e i legami del passato di Edward e l’amico Vittorio, si insinuano fra di loro, almeno fino a quando il destino non farà il suo ingresso a Palazzo Pitti e l’anello che porta Emma al dito riporterà i protagonisti al punto dove tutto ha avuto inizio, costringendoli a rimettersi in gioco una volta per tutte.
Buongiorno lettori, oggi vorrei parlarvi de L'anello di Beatrice, Dilogia completa, di Chiara Cipolla. In questo romanzo la storia si svolge tra Bologna e Oxford, troviamo Emma supplente di matematica delusa dalla vita e dagli uomini con cui ha avuto relazioni, abbandonata dalla madre è cresciuta dal papà  è  costretta a crescere in fretta, nel momento in cui il papà si ammala e muore, si rimbocca le maniche e con l'aiuto dei suoi amici tira avanti e si crea un suo piccolo mondo. In una delle solite cene organizzate dai suoi amici, che sono sempre pronti ad organizzargli appuntamenti al buio, conosce l’eclettico sexy e misterioso Edward, in Italia per un anno sabbatico, loro seppur totalmente diversi non possono far altro che cercarsi e stare insieme perché la passione e la complicità è unica e profonda.

“E lì, proprio lì, mi innamorai perdutamente di lui. Bello come il sole, intelligente, colto, umile e con la capacità di smerdare l'ingegnere, di vendicarci per tutti i torti e le angherie subite in anni di cene e dopocena.”

 Da qui in poi vediamo crescere sempre di più il loro rapporto, giorno dopo giorno, fino ad arrivare nel giorno in cui Edward chiede a Emma di seguirlo in Inghilterra e continuare la loro storia da fidanzati, infatti gli regala l'anello della nonna Beatrice persona per lui molto importante. Emma decide così di stravolgere la sua vita e seguire il suo sogno, che è l'amore della sua vita. In Inghilterra Emma inizia a conoscere l'ambiente e gli amici di Edward fino al momento in cui conosce la famiglia di lui, e capisce che non è ciò che si aspettava. 

“Io ero un bambino solo e sono diventato uomo, restando bambino solo. Per sopravvivere mi sono costruito attorno un’armatura. Un’armatura di cose bellissime: di letteratura, di opere d'arte, di ruoli di prestigio. Ma non mi ero accorto che a forza di pensare alla mia armatura giorno dopo giorno, minuto dopo minuto, della mia vita non restava che quella: una armatura vuota come quelle che si vedono nei musei appunto o nei Castelli antichi. Cose morte per gente morta.”

Da qui in poi succederanno tante cose e colpi di scena che lascerò a voi, con la curiosità di scoprirle. Nella seconda parte troveremo Emma che farà ritorno in Italia distrutta e delusa per l'ennesima volta dalla vita ma che grazie ai suoi amici Gianluca è soprattutto Vittorio, che sarà una presenza costante nella vita di Emma, e grazie a un bellissimo dono che gli viene donato riesce a uscire da quel tunnel in cui era caduta. 
Emma continua a vivere con i sensi di colpa e non riesce a lasciarsi andare del tutto soprattutto con Vittorio, ma si sa che il passato primo o poi viene a bussare alla tua porta e grazie all’anello e al destino il suo passato si materializza davanti a lei diciamo sotto forma di “fantasma”.

Quella donna aveva vinto. Aveva vinto la guerra. Che stupida ero stata a fidarmi di lei. Avrei dovuto insistere nel volerlo vedere. Perché non lo avevo fatto? Continuai a fissare il blu notte degli occhi di Mr. Hyde. Sembrava così sconvolto e così sincero.”

 Dopo l'ennesimo colpo di scena che non vi racconterò, lascio a voi il piacere di scoprire quello che è successo. 

"Non avevo bisogno delle sue scuse, volevo solo confortarlo come potevo e magari confortare me stessa per tutto quello che avevamo sofferto per causa della sua famiglia.”

CONSIDERAZIONI

Quando ho iniziato a leggere questa Dilogia arrivata ai primi capitoli ho pensato che per me sarebbe stata una lettura noiosa, ripeto per ME, in quanto non amo molto le parti descrittive, soprattutto  quando non  sono relativi alla storia, tipo il descrivere quadri, musei, vie e qualunque cosa che porta il lettore a distrarsi dalla storia perché  troppo prolissa, però devo dire che l'autrice con il suo modo di scrivere comunque scorrevole, pulito e scritto bene ha saputo tenermi comunque incollata alle pagine, inserendo momenti e personaggi che mi hanno fatta arrabbiare ed emozionare e con colpi di scena che mi hanno incuriosita ad andare avanti per vedere cosa sarebbe successo. Quindi posso dirvi che comunque ho apprezzato la storia, bella e passionale, di Emma ed Edward e posso solo consigliarvi di leggerla! 
La consiglio a tutte quelle persone che credono nel vero amore, quello che sopravvive a tutto anche alla distanza, a quelle persone che credono che il tempo guarisce le ferite e le delusioni, a tutte quelle persone che come me sono romantiche e a cui piace sognare, quindi vi consiglio assolutamente di leggerlo!!

Buona lettura!


L'anello di Beatrice - Dilogia completaL'anello di Beatrice - Dilogia completa by Chiara Cipolla

My rating: 5 of 5 stars



View all my reviews

Commenti

Post popolari in questo blog

REVIEW TOUR - RECENSIONE "Jaded" di Robin C.

RECENSIONE "Deviant" di Ellie B. Luin

RECENSIONE - Il narratore di storie, di Rita Nardi