RECENSIONE in ANTEPRIMA "La musica eri tu - La ragazza del maglione" di Rossana Lozzio


Titolo: La musica eri tu - La ragazza del maglione
Autore: Rossana Lozzio
Editore: Self publishing
Pagine (stimate):  200
Data di uscita:  08 marzo 2019
Genere: Romance
Prezzo: Euro 1,99 (ebook) Euro 9.00 (cartaceo)
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La morte è definitiva.
Poco importa se a morire è il tuo artista del cuore.
Con questa biografia romanzata, l’autrice ci accompagna in un viaggio introspettivo – che attraversa tre decenni – e ci conduce dalla luce potente al buio più totale.
Roberta è la protagonista della storia e nella vita l’accompagnano l’amore per la scrittura, per pochi ma buoni amici, per la città di Milano e soprattutto per un uomo speciale, in apparenza burbero e insensibile ma pronto a lasciarle scoprire molte altre sfaccettature del suo essere.
Sono tante le strade percorse in “La musica eri tu” e l’autrice le riassume nelle pagine di un libro che induce a sognare quanto a riflettere. 


Rossana Lozzio è nata e vive a Verbania. Ha pubblicato venticinque romanzi, ha curato la biografia di Alberto Fortis ed è presente in cinque antologie di racconti brevi. Cura e gestisce la FanPage Facebook ufficiale di Teo Teocoli, è direttore delle Collane Tsunami ed Erotico Contemporaneo per LA SIRENA EDIZIONI ed è stata Presidente dell'Associazione Culturale L'albero delle fate.

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Eccomi qui a parlarvi di questo romanzo che non mi ha portato via il cuore, ma che mi ha fatto rivivere la grande musica di Mango, uno dei miei cantautori preferiti.
Nell’amore di Roberta per Mango c’è la purezza dei sentimenti che esprimono un legame importante tra gli artisti e le persone che sanno emozionare, alle quali hanno dato tanto in termini di: conforto, sostegno, aiuto, comprensione, consiglio, che sono stati percepiti come di famiglia, amici, fratelli, mentori, consiglieri. Le loro canzoni sono legate strettamente a momenti particolari della nostra esistenza e l’hanno anche un poco indirizzata. Così è per Roberta, così è il suo legame con Giulio, nome fittizio che nasconde appunto quello di Mango.
Il romanzo è un lungo percorso dalla sua adolescenza fino all’età adulta, intessuto dalle sue vicende personali e dalla presenza sempre costante del suo magnifico cantante.
La sua vita di perdite, di amici che consolano, comprendono e che non comprendono ma amano. La vita nuova e la timidezza originata da una bassissima stima di sé, che immobilizza, blocca, rende inerme, in un silenzio di rinuncia a ciò che si desidera, a ciò che si è.
Un amore reso muto, trasparente per anni, tanti anni e poi, zittito, messo a tacere per non nuocere, per non dare lo stesso male ricevuto che forse ha reso difficile l’amare quella se stessa delicata, gentile, cuore d’artista.
Se potessi definirlo è un romanzo della rinuncia del proprio essere, dell’abnegazione. Roberta non è sola, ma ha amici che sono intorno a lei e si prendono cura di lei, dei suoi sogni, del suo amore per il suo cantautore, del suo desiderio di fare la scrittrice. Ha tanti affetti e il desiderio di accettare un amore nascosto, segreto e di essere invisibile, per sempre invisibile.
Un libro malinconico, segnato dalla sofferenza, da un costante senso di lutto e dal tentativo della protagonista di dare una ragione alle sue scelte, sempre pronta a negarsi, a svilirsi. Non sa gioire mai, si accontenta, si adatta alla negazione dei suoi desideri dei suoi bisogni. Solo un essere l’ama senza riserve ed è Foxy il suo cagnolino.
Ha paura della morte che porta via tutto, non riesce a vivere per paura di perdere.
Sono arrivata alla fine con sofferenza, con tristezza, con un assalto al cuore. Mi sembrava di rivedere il protagonista dei romanzi di Svevo, l’inetto, che non vive, si fa vivere.

La lettura è resa faticosa anche dallo stile narrativo appesantito da tante incidentali, che interrompono il racconto per inserire i commenti personali dell’io parlante, o anche le deduzioni del narratore che parla e non coincide con l’io, ma con altri personaggi. Difficile non rimanere disorientati dai repentini cambiamenti di scena che non vengono segnalati. Il linguaggio è semplice, ma un poco contorto e con alcune ingenuità lessicali che lo avvicinano a forme più "parlate" e spesso ci sono ripetizioni sia di contenuti, informazioni, ma anche di parole.
Inoltre, sono presenti anche alcuni refusi che potrebbero essere corretti con una revisione più precisa Non è romance, ma un romanzo contemporaneo che dovrebbe probabilmente subire un restyling editoriale per diventare un libro di valore.

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