RECENSIONE per "Al Kapharah" di Davide Mantero

Titolo: Al Kapharah
Autrice: Davide Mantero
Editore: IlMiolibro self publishing
Genere: Romance Fantascientifico
Formato: ebook/cartaceo
Prezzo:    2,29  /  12,01
Pagine: 205
Pagina autore



Il medico Carla Parodi, lavora in montagna, è medico di base e il suo lavoro è soccorrere gli chi subisce incidenti nelle piste di sci. È così che incontra un uomo, giovane e bellissimo, morto sotto una slavina. Iniziano una serie di peripezie che  lasciano il lettore con  il fiato sospeso, incalzanti, fino all’epilogo inatteso e che volge il romanzo da thriller in fantascientifico.

Davide Mantero è laureato in giurisprudenza ed è impiegato del commercio; ceramista e pittore per passione.  Racconta di sé che per lui scrivere è una necessità, il modo giusto per liberare le emozioni profonde. Scrive di notte, quando in casa tutti dormono. Da ottobre 2015 ha una rubrica settimanale su TheBloggest.it : "I segreti per la cucina".

Ragazze che roba! Questo romanzo è davvero affascinante. Mi ha catturato dal primo capitolo, che ti catapulta in una storia incredibile e non fa che sorprenderti a ritmo incessante.
La storia viene narrata da un narratore interno che esprime il punto di vista della protagonista, che parla in prima persona. In questo artificio tecnico Davide Mantero è stato davvero bravo a far pensare che sia una giovane donna a parlare. 
Solo nell’ultimo capitolo il punto di vista si sposta dentro personaggio maschile, che comincia a parlare in prima persona.
All’inizio il romanzo prende repentinamente una piega giallo –thriller, da farti saltare dritta sul letto e da farti venire voglia di accendere la luce sul comodino per cercare di toglierti un poco la sensazione di sottile stato d’angoscia che ti prende e che in realtà permane fino alla fine e ti fa stare in attesa di qualcosa di terribile che possa sempre accadere.
Anche la storia d’amore tra i due protagonisti ha dell’incredibile, parteggi per loro però, speri che la loro relazione non venga intaccata da nessun segreto invivibile, e anche se ce ne sono, loro per fortuna resistono. Certo spesso mi sono sentita sconcertata dalla facilità con la quale Carla dimentica tutta la vicenda terribile che vive, per pensare solo all’amore per quell’uomo bellissimo, affascinante, amabile e super ricco, ma così pieno di ombre da fare paura a Barbablu, con tanto di svastica delle S.S. tatuata sul petto, anche solo quello mi ha fatto accapponare la pelle e non mi sarei neanche fatta sfiorare da uno così, ma lei riesce a vedere oltre.

"Ero profondamente scossa: avevo visto un cadavere riprendere vita! Se ciò non fosse ancora sufficiente, ero anche stata brutalmente aggredita da quell'uomo che avevo aiutato e accudito per tutta la notte e al quale mi sentivo già in qualche modo legata”. 

L’attrazione tra Carla e Oti è fortissima, così forte da diventare l’unico scopo della vita, quello che oscura ogni altro, e sana tutte le ferite, cela tutti i segreti. Carla non si lascia prendere dalla paura neanche per un attimo, ma ama, nonostante tutto. 

“Non me ne rendevo ancora conto, ma la mia vita da quella notte non sarebbe più stata la stessa. Tutto il mio mondo, quello che avevo conosciuto fino ad allora, era finito e ricominciava con lui”. 

Gli elementi tipici del romance ci sono tutti, lui bellissimo, superuomo, pieno di lati oscuri e segreti inenarrabili, con una storia difficile da vivere, ma dolce, amabile e talmente ricco da offuscare il reale; lei dolce, fragile, ma capace di grande forza e passione, che sa amare senza limiti. Gli ambienti da sogno descritti con minuzia di particolari e poi, viaggi rocamboleschi, un'antagonista che, per amore, pone grandi ostacoli alle vicende dei due protagonisti.
Ho guardato Oti con gli occhi sospettosi fino alla fine e con sguardo protettivo Carla, ma alla fine l'Amore sugella la loro storia e rende grande il loro amarsi.

La trama si dipana in modo scorrevole e ben costruita e si tesse una tela in cui romantico e surreale vanno a braccetto, anche se a un certo punto tutto diventa troppo accelerato, veloce, la storia diventa un susseguirsi eccessivo di novità, di incredibili vicende e il lettore rimane perplesso e un poco troppo sorpreso, perché spesso i collegamenti tra le situazioni sono troppi e troppo veloci, non si ha il tempo di farli propri, ci sono sempre cose da capire e digerire che si legano ad altre inaspettatamente. Forse bisognerebbe mettere qualche “indizio” in più in tutta la trama. Così come sarebbe necessario dare qualche spazio in più, spessore e rotondità al sentimento che lega i due protagonisti.
La scrittura è asciutta, scorrevole e nitida e questo non rende faticoso leggere questa trama così complessa e sbalorditiva.
 Alcuni passaggi di scrittura e alcune descrizioni sono davvero molto belle e molto ben costruite, rendono perfettamente il momento della storia in cui esse sono incastonate e danno forza e spessore alla narrazione che ne risulta arricchita.

"Una rosa rampicante doveva essere sfuggita al giardiniere e aveva completamente avvolto la parte bassa di due olmi. Nessuno l’aveva tagliata perché spontaneamente e aveva formato una specie di pensilina sopra una panchina posizionata tra i due alberi….i fiori rossi e bianchi la coprivano quasi interamente. Sulla sedia e tutto intorno si erano depositati i petali caduti, formando un letto variopinto.

Era bellissimo. Come speravo. Ancora qualche passo e Carla, già incantata dai fiori si accorse del resto del paesaggio…
“È bellissimo!”
Carla era radiosa.
“Ti amo”
“Anch’io.”
Mi sedetti sulla panchina con Carla ancora in braccio. Ci tenevamo uno stretta all’altra."


E adesso mi faccio la fatidica domanda: a chi potrebbe piacere? A chi ama i thriller, e il fantascientifico, non disdegna il romance e a chi ama la lettura veloce e piena di colpi di scena.




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