RECENSIONE - "Oscurità di cenere" di Tanya Torriuolo

Titolo: Oscurità di cenere
Autrice: Tanya Torriuolo
Editore: Self-publishing
Genere: Thriller/Horror
Prezzo cartaceo: 9.99€
Prezzo ebook: 2,99  €
Data pubblicazione: 2 Maggio 2018
Pagine: 143 circa
Serie: Autoconclusivo

ORDER






Estate. Un gruppo di ragazzi poco più che ventenni decidono di fare una settimana di vacanza insieme (una sorta di gita fuori porta) ma per colpa del caso (o chissà cos'altro) finiscono in una strana e affascinante villa, in una località poco conosciuta. Il gruppo, composto da tre ragazze (Rose, Paloma e Meghan) e quattro ragazzi (Ezra, Daniel, Sean e Mathias), variegato per i modi di fare e pensare,  si ritroveranno ben presto in una successione di brutali avvenimenti che metteranno a dura prova sia il loro stato mentale sia il loro legame affettivo, rischiando di renderli vulnerabili. Sarà questa, l'occasione per comprendere quanto si conoscano, quanto si vogliano bene e quanto la cooperazione e l'unione possa fare la differenza in quella che sarà una lotta per la vita stessa. Ma purtroppo non scopriranno solo questo... ciò che li minaccia non si ferma davanti a nulla e ha una mente astuta. I loro tentativi di sopravvivenza saranno tutti sforzi vani o, alla fine, i sette malcapitati riusciranno a salvarsi? E, la salvezza sarà stata davvero un bene? 


Nata nell'Ottobre del '93 e amante dei generi Horror, Paranormal Romance, Urban Fantasy e Fantasy, Tanya Torriuolo ha sempre amato la lettura e la scrittura, oltre che la musica. Di recente ha deciso di esordire pubblicamente con il  romanzo breve: "Oscurità di cenere"; un'opera fluida, intrigante e misteriosa, con la quale Tanya aspira a coinvolgere e appassionare i lettori.



Buongiorno lettori, oggi vi parlo del romanzo horror di Tanya Torriuolo, dal titolo Oscurità di cenere.
Gli elementi del romanzo horror ci sono tutti: un gruppo di amici che decide di fare una vacanza, una casa maledetta, ambientata in un luogo isolato, la presenza del soprannaturale e ovviamente un evento che mette in pericolo la protagonista Rose e i suoi amici.
Dopo la partenza, e trascorsa la prima notte nella casa disabitata, tutto sembra andare per il meglio ma quando i protagonisti incontrano nel giardino Levrier, le parole dell’uomo fanno preoccupare alcuni di loro.

—Sembri che parli della casa come di una persona che non dobbiamo disturbare…— mormorò Ezra, udito dall’uomo, che si voltò a guardarlo con la gentilezza che si riserva a un bambino un po’ svampito: —Ma è così infatti. Ogni casa ha il suo spirito e le sue abitudini. Qui si seguono quelle dei primi proprietari… le conosco io, voi dovete stare tranquilli.—Vale a dire? — chiese Sean.—Le abitudini, con il passare del tempo, possono anche assomigliare a dei riti… per esempio, il tipo di detersivo da usare e quando… i rumori che si possono fare o no, e quando…


Da questo momento, i ragazzi saranno coinvolti in una serie di eventi tragici, dove non mancheranno morti inspiegabili e situazioni paurose.

Devo fare subito una premessa: il romanzo parte subito con il prologo ma ho avuto difficoltà a considerarlo tale. Spesso gli scrittori, nel prologo, scrivono un fatto accaduto nel passato o che deve ancora accadere. Magari scelgono di svelare al lettore un evento importante per la trama che possa anche incuriosire. A volte, invece, prediligono raccontare qualcosa che riguarda un protagonista o l’ambientazione ma sempre un fatto importante per la vicenda (in questo caso poteva essere molto intrigante un evento che riguardasse proprio la casa). Il prologo, di solito, non è molto lungo e invece in questo romanzo supera le trenta cartelle. Inizia con l’incontro dei protagonisti, che partono per la vacanza. In sostanza, sembra il primo capitolo e non un prologo.
Detto questo, ho proseguito la lettura e ho trovato i protagonisti simpatici. I sentimenti sono descritti bene, come l’amicizia sincera e profonda che lega i ragazzi, ma ci sono diverse scene senza senso e davvero molto ingenue (non descrivo quali per non fare spoiler, riguardano soprattutto gli omicidi e le reazioni assurde dei protagonisti). Purtroppo, queste situazioni non suscitano sensazioni come la paura o il terrore, ma fanno sorridere, e tolgono suspense e curiosità alla storia.
Ho apprezzato la scelta dell’autrice di mostrarci tutti i punti di vista dei protagonisti, ma la trama non è particolarmente originale, ed è tutto molto scontato e prevedibile. Si ha la sensazione di leggere una storia già letta un milione di volte, ci sono anche degli errorini da sistemare.
Mi dispiace molto, gli ingredienti ci sono tutti, ma lo scopo di una storia horror dovrebbe essere proprio quello di trasmettere emozioni forti, e purtroppo questo non accade.


Buona lettura!


Commenti

  1. Pur non condividendo alcuni passaggi della recensione (o forse è proprio per questo), ammetto che è' sempre interessante vedere quanto una stessa lettura possa sortire nei lettori pareri simili, oppure, come in questo caso, totalmente differenti. Va comunque ricordato che è un'opera di esordio e, che gli stessi passaggi che qui vengono definite "pecche", da altri lettori non sono stati considerati tali. Proprio questo motivo trovo che la recensione sia curiosa, e penso che possa essere comunque utile per i lettori che magari proveranno a leggere lo stesso questo romanzo. Chissà, a fine lettura qualcuno di loro potrebbe trovarlo più interessante di quel che pensavano all'inizio.

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