PRESENTAZIONE - "Il prezioso amuleto di Sir Middleton" di Fabiola D'Amico

Titolo: Il prezioso amuleto di Sir Middleton
Autore: Fabiola D'Amico
Editore: Self Publishing
Genere: Romanzo erotico
Prezzo ebook: € 1,99
Data pubblicazione: 8 Ottobre 2018
Pagine: 171
Serie: Auto conclusivo
ORDER
 Egitto 1870
Siete pronte a tuffarvi in magiche avventura tra le rovine egiziane a caccia di tesori nascosti e misteriose profezie? L'archeologo sir Middleton e la studiosa di testi antichi Lucrezia Marlow vi condurranno prima alla ricerca di un bracciale forgiato dal grande Imothep, poi tra le rovine di Saqqara per svelare l'eterna lotta tra l'amore e l'odio, tra Bastet e Sekhmet. Tra qui e li, i nostri amici si scopriranno innamorati, attratti l'uno dall'altro e destinati a stare insieme per l'eterntà


Capitolo 1

Il Cairo 1870

Lucrezia Marlow, un’eccentrica zitella di ventitré anni, guardò, intimidita e indifesa, la casa dove Sir Jeffrey Middleton, archeologo, o meglio profanatore di tombe, alloggiava a Il Cairo. La carrozza alle sue spalle si allontanò sollevando nuvole di polvere; le ruote cigolarono sinistramente sul selciato sabbioso. Si voltò, allungò la mano a voler trattenere quel veicolo per farsi portar via prima che fosse troppo tardi. Purtroppo dalla sua bocca non uscì alcun suono e la mano ridiscese lungo il fianco nello stesso istante in cui l’ampio portone si apriva. A quel punto, non aveva altre alternative, stava per entrare in una casa in cui non esistevano convenzioni. La sua reputazione sarebbe stata compromessa irrimediabilmente. Scrollò le spalle, l'opinione della gente aveva sempre contato poco per lei, non aveva altri amici se non i suoi amati libri.
Una donna, vestita solamente di un elaborato corsetto, si affacciò all’uscio. Mani alla vita, la squadrò dalla testa ai piedi, soffermandosi sul suo volto. 
«Un agnellino alla porta del lupo. Correte più che potete, siete ancora in tempo», disse, dopo l’attento esame. 
Lucrezia, imbarazzata, cercò di non distogliere gli occhi dal viso della donna ma indietreggiò a quelle sagge parole.
Un uomo si sporse oltre l’avvenente accompagnatrice. Lucrezia distolse subito lo sguardo, il nuovo arrivato aveva la camicia sbottonata e mostrava un torace villoso.
«La notte ha portato un bel bocconcino». 
Allungò il braccio e la trascinò all’interno. Tendendole la mano la fece piroettare, osservando ogni dettaglio del corpo ben celato dalla lunga gonna verde e dal corpino in tinta abbottonato fino al mento. 
«Ancora sorprese… Un’educanda in un postribolo. Eccitante. Middleton non finisce mai di stupirmi».
Lucrezia deglutì nervosamente, consapevole che la sua presenza in quella casa fosse equivoca. 
«Signore, la prego. Sono qui per parlare a Sir Middleton, non è come pensa».
«Interessante. Dunque lui non sa di voi».
Lucrezia scosse il capo, forse era più semplice di quanto aveva immaginato.
«Devo parlargli urgentemente, mi conduca da lui. È una questione di vita o di morte».
L'uomo fece un sorriso storto e un lampo gli attraversò gli occhi.
«Oh, sì. Vi porterò da lui e gli faremo un bello scherzo!»
Con quelle parole la prese per la vita e con slancio la caricò sulla spalla, incurante del suo grido di protesta che seguì e dei pugni che gli volarono sulla schiena.
«Mettetemi giù. Vi state sbagliando, non sono ciò che credete».
L’uomo le diede uno scapaccione ben assestato sul didietro, al di sotto dei drappeggi della gonna. 
«Oh!», esclamò indignata Lucrezia, mai nessuno l’aveva trattata con tale sfrontatezza. 
Finalmente l’uomo la mise giù. Il sangue affluì nuovamente verso le estremità inferiori, un senso di mancamento la pervase, ma lei fece appello a tutta la sua forza di volontà e, senza pensarci, assestò un ceffone sul volto dell’uomo. 
Sapeva di avergli fatto male, la guancia si arrossava momento dopo momento. Allora perché quel losco individuo rideva? 
«Siete pazzo? Ignobile individuo».
Uno strano luccichio brillò negli occhi castani dell’uomo. 
«Meglio mettere a tacere questa boccuccia di rosa».
Senza darle tempo di capire cosa stesse accadendo, Lucrezia lo guardò togliersi la camicia. Senza udire le sue grida di protesta, le afferrò le mani, che le legò con l’indumento, poi con destrezza la imbavagliò con un fazzoletto.
Rise divertito, quando spalancò gli occhi indignata. 
Lucrezia tentò di fuggire, ma quello la tirò a sé, per poi spingerla oltre una porta. 
«Middleton ho portato un bocconcino recalcitrante. Scommetto che questa non la piegherai».
Lucrezia chiuse immediatamente gli occhi quando vide il suo idolo nudo. Oh santo cielo, non era mai stata più imbarazzata. Be, in verità, era da parecchi minuti che si scontrava con situazioni al limite dell'assurdo. Nonostante tutto, la curiosità fu più forte di altri sentimenti e tornò a guadare sir Middleton. Lui tratteneva tra le mani un volto femminile. Alle sue spalle un’altra donna lo accarezzava languidamente. 
Come se fosse una cosa del tutto normale, lui avvicinò il volto a quello della compagna e ne lambì le labbra; l’amante rispose baciandolo con uguale trasporto.
Oh per Ra, sir Middleton baciava la sua compagna ma aveva la spregiudicatezza di fissare lei!

Buona lettura!


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