RECENSIONE - "H" di Lidia Calvano

Titolo: H
Autore: Lidia Calvano
Editore: Amazon Publishing
Genere: Thriller
Data Pubblicazione: 4 settembre 2018
Formato: ebook e cartaceo
Prezzo: € 4,99 - € 7,99
Serie: Auto conclusivo

ORDER
“Questa è dunque la nostra storia, molti la chiamerebbero una storia d’amore”
Acca è un bambino di 10 anni, molto intelligente e con grande senso dell’umorismo, ed è la spiritosa voce narrante di questa storia, una storia diversamente gialla. Il rapporto con suo padre è inesistente, ma con Marta, la sua mamma, vive in tenera simbiosi: lei è l’unica persona con cui riesce a comunicare, attraverso un linguaggio che trova gesti e parole nell’empatia che li unisce. Perché Acca è cieco, muto e gravemente disabile, e Marta gli dedica ogni momento della sua vita. La routine quotidiana, densa d’amore e altrettanto complessa, si interrompe improvvisamente quando Teresa, la sua babysitter, viene barbaramente uccisa. Tutta la famiglia si ritrova coinvolta nelle indagini e Acca stesso diventa per l’ispettore Ferrara un prezioso quanto difficile testimone, depositario di un segreto che non è in grado di raccontare se non attraverso sua madre. Un segreto che farà di entrambi il bersaglio dell’assassino. Tra leggerezza e suspense, tenerezza e colpi di scena il delitto troverà il suo colpevole ma niente sarà più come prima, né per Acca, né per Marta. Un ciclo si chiuderà, se ne aprirà un altro.

Lidia Calvano è medico e psicoterapeuta, formatrice, consulente organizzativa. Vive a Roma, col marito e la figlia adolescente, in una casa piena di libri e di computer. Scrive poesie, racconti e aforismi. Appassionata di carte da divinazione, è coautrice di un saggio sui tarocchi e ha collaborato con le principali riviste italiane di astrologia. Per Delos Digital ha pubblicato i romance "D'oro e d'argento" e "La lezione del porcospino", due opere di fantascienza erotica "La terza luna di Vegis" e "Le concubine del pianeta Zofar", e un rosa crime, "Un puzzle a due pezzi". È coautrice e cocuratrice dell'antologia "C'era st(r)avolta", progetto a fini benefici di riscrittura in chiave moderna delle favole classiche. Con il marito Stefano Sappino ha pubblicato in self publishing la raccolta di racconti brevi "Verniciatori di Bare". La sua pubblicazione di maggior successo è "Rehab", erotic romance scritto a quattro mani con Estelle Hunt, con i relativi tre racconti spinoff. Nell'ottobre 2016 ha inoltre visto la luce, nella collana Odissea Digital Poesia, la silloge poetica "Non più di uno oltre te". Nel 2017 ha pubblicato "RIP Rest in Peace", paranormal romantico, e "Devil's Twins", noir erotico ambientato nel mondo delle sette sataniche a Torino, scritto a quattro mani con Manuela Chiarottino. In preparazione l'edizione digitale di una raccolta di poesie d'amore giovanili, "Amore Amato".


È con vero piacere che vi parlo di H di Livia Calvano, un thriller che mi ha letteralmente rapita.
La quarta di copertina è molto esplicativa e ci fa conoscere Acca ma leggendo mi si è aperto un mondo. Il bambino è molto sveglio, ha voglia di conoscere tutto ciò e chi lo circonda, ha sviluppato una capacità che gli permette di "riconoscere" le persone e cosa provano. Curioso, ironico, divertente e affettuoso, Acca è dotato di una mente vivace che vuole apprendere, seppur intrappolato in un corpo che non riesce a lasciarlo libero di vivere; è riuscito a crearsi un suo linguaggio e a farsi comprendere. 

"...pa’, come butta? Non ci vedo, e allora? Lo sai che invece posso capire tutto quello che dite e, non ci crederai, posso anche pensare con questa testa matta. Fa lo stesso, se non cammino? Oppure non è ancora abbastanza per accettarmi come figlio?»"

In questo percorso lo aiuta la madre, Marta, una donna che vive per lui. Una donna che personifica l'amore di una mamma che riesce a essere forte per e grazie al suo bambino.

"«Io vivo tutto il giorno per questo momento, lo sai, amore? Per quando mi corico vicino a te, in pace e in silenzio, e ti sento accanto a me per tutta la notte. Solo così io sto bene.»"

Marta e Acca hanno un legame che va oltre i suoni e le parole, loro condividono un rapporto speciale che è fatto di piccoli gesti ma che contengono grande caparbietà e non accettano ostacoli.
Quando la loro quotidianità viene interrotta, da un tragico evento, si trovano soli contro il mondo. Questo li aiuta. ancor di più, a interagire e stare insieme contro tutto.

"sentivo che questo segnava il passaggio a una nuova fase: non c’era più bisogno di fingere tra di noi. Mi considerava abbastanza adulto e acuto da comprendere e sopportare ciò che il resto del mondo pensava di me."

Le paure di una vita prendono piede e le decisioni che sono state rimandate verranno finalmente prese.
La loro vita prenderà una piega inaspettata e i cattivi capiranno che il bambino, che hanno sottovalutato, potrebbe essere un pericolo.
Fino all'epilogo che vedrà la grandezza di un cuore capace di amare oltre ogni limite.

Considerazioni

Un libro particolare e un thriller differente dal solito. La voce narrante è quella di Acca, che in prima persona spiega ciò che accade. La sua patologia lo rende isolabile ma lui e la sua mamma non si arrendono, l'impegno di entrambi e l'amore reciproco li aiutano a vivere.
La parte psicologica è molto forte, i personaggi sono complessi e arrivano in modo diretto al lettore che ne assorbe le mille sfaccettature. 

Un bambino che mi porta a ridere, rattristarmi e a ragionare con lui che non si arrende ma neppure si commisera. Lui vuole vivere al meglio che può ed è consapevole di quali sono le sue condizioni. Ma non si arrende e tenta, prova, si impegna in tutto ciò che fa; come per i piccoli gesti anche se gli costano fatica ma che sono il mezzo per comunicare. Una mente che apprende, vibra e sogna. 

"Lasciala fare, ma’, lascia che altre braccia dalle tue mi tengano. Togliti questo peso di dosso, per qualche istante, e lasciami godere del pesare su un’altra donna, su un altro cuore. Lei è fresca, gioiosa, sincera. Tu sei stanca, mamma, tanto. Lasciami a lei per qualche istante. Respira un respiro profondo, liberati per un attimo di me. Soltanto un attimo, non aver paura di perdermi. Di perderti. Non ti accorgi che ormai sei diventata solo la madre di un bambino spastico? Dimenticati per un istante della pena, dell’amore, del senso di colpa e dei doveri. Solo un istante, non potrà farti male."

L'amore che lega i due personaggi è forte e mi avvolge e commuove per la purezza che emana.

L'autrice è riuscita a farmi entrare in una dimensione che mi ha vista affiancare Acca e Marta nello scorrere delle scene. Una sensazione particolare che ha messo a nudo l'anima e permesso alle loro emozioni di entrarmi dentro, al punto da sentirle in prima persona.
La storia di un amore che va oltre tutto. 

La parte del thriller è ben orchestrata e la risoluzione arriva quasi a sorpresa, mentre gli indizi si rivelano diventando prove, per giungere a un finale che mi ha scossa ma al contempo appagata.
Per tutto questo devo fare i miei complimenti all'autrice perché ha svolto un lavoro encomiabile e dato vita a una storia che davvero regala mille emozioni.
Una nota di merito alla parte tecnica, un libro impeccabile al livello di editing e correzioni, cosa per nulla scontata di questi tempi.

Se devo trovare una cosa che mi è mancata è un nome, ne avevo bisogno e ho sperato di averlo fino alla fine. (Questa cosa la capirà chi leggerà il libro e la spiegherò a chi dovesse chiedermela privatamente)

Consiglio la lettura a tutti gli appassionati del genere thriller e a chi ama le storie d'amore che non vedono ostacoli, ricordate che parlo dell'amore più puro che esista: quello tra madre e figlio.

"lei era le mie gambe, il mio sostegno, il mio scudo, il mio tutto."

Buona lettura!




Commenti

  1. Grazie infinite, Monica, la tua recensione mi ha messo i brividi, per la sensibilità con cui affronta questa storia non semplice. Grazie di cuore del tempo e della cura dedicati ad Acca. Il nome che ti manca, se cerchi bene in tutto il libro, lo troverai. <3

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

REVIEW TOUR - RECENSIONE "Jaded" di Robin C.

RECENSIONE "Deviant" di Ellie B. Luin

RECENSIONE - Il narratore di storie, di Rita Nardi