PRESENTAZIONE IN ANTEPRIMA "Die Party 2 - In Trappola" di Silvia Castellano

Titolo: Die Party 2 - In Trappola
Autore:  Silvia Castellano
Formato: Ebook
Prezzo: 1.49
Genere: Fantasy
Editore: Collana Starlight (Pubgold)
Data pubblicazione: 13 luglio 2018



“Sembrava tutto cambiato da Natale, ma la verità è che a essere diversa ero solo io.”
Dopo il pericolo corso al “Die Party”, Lyla viene tormentata da un incubo che ha tutta l’aria di essere la premonizione di un’altra minaccia: Patricia, la ragazza che il suo migliore amico tanto venerava, la vuole morta. Scossa dalla brutta fine di quel sogno, Lyla cerca di dimenticare e di tornare alla sua vita di sempre, tra lezioni e allenamenti. Finalmente non deve più nascondere la sua natura a Jan e può vivere la storia d’amore con il ragazzo che le ha rubato il cuore. Ma non ha fatto i conti con Carina, la migliore amica di Alex, che finisce per allontanarlo da lei.
Quando tutto tra loro sembra ormai finito, la minaccia si concretizza e Lyla non può più fare finta di niente. Troppe cose strane stanno accadendo attorno a lei e i nemici sono sempre in agguato per tenderle una trappola.
Pronti per una nuova festa?
I giochi non sono ancora finiti e non tutte le verità sono venute a galla...

“Non puoi sapere cosa una persona nasconda sotto la maschera.”



«Non intendo andare ad alcuna festa» obiettai. «Sicuramente non al Top12, dove ci sarà mezza università e probabilmente anche Alex e Carina.»
Jan sfoderò il suo solito sguardo da cane bastonato. «Ti prego, se tu non ci sei è probabile che non verrà nemmeno lei!»
Alzai gli occhi al cielo. «Perché la mia presenza dovrebbe influire sulla sua decisione? Non siamo così tanto amiche» gli feci notare. 
«Le stai simpatica. E poi se uscissimo solo noi due sembrerebbe un appuntamento.»
«Sarebbe così terribile?»
«Beh, no, ma... non sono ancora pronto a dirle che mi piace e magari alla festa sarò abbastanza sciolto da confessarglielo.»
«Sappiamo già che non sarà così. Ti ricordi “Die Party”, vero?» domandai sarcastica.
«Stavolta è diverso» ribatté, ma non ci voleva un mago per capire che non ci credeva nemmeno lui. «Chen non è Patricia.»
«Lo so, invece tu sei sempre il solito timido e impacciato Jan. Non è passato così tanto tempo.»
«D’accordo, hai ragione, però sarei più tranquillo se ci fossi anche tu» ammise con un sospiro. Unì le mani e le protese verso di me. «Ti prego, ti prego, ti prego.»
Feci una smorfia. Non lo potevo vedere così, mi faceva troppa pena. «Va bene! Ma è l’ultima volta, ti avverto.»
E rieccoci: lui che mi implorava e io che alla fine cedevo. Ero proprio una pappamolla, non c’è che dire.


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