RECENSIONE "Vincent" di Kristen Kyle

Titolo: Vincent
Autrice: Kristen Kyle
Serie: Men of Honor, #2
Genere: Mafia Romance
Editore: Self-Publishing
Pagine: 358
Prezzo eBook:  € 1.99 (prezzo lancio € 0.99)
Uscita: 15 Gennaio 2018


Sono nato per essere un re, ma non mi sono piegato al mio destino.
Mi sono impegnato per guadagnare quel privilegio.
Ho combattuto per essere il migliore.
In quella lotta la mente è sempre stata la mia arma più affilata, il cuore un ostacolo da eliminare.
Ho vinto.
Ogni guerra, tuttavia, ha i suoi costi, e io ho commesso un errore che ha distrutto la mia famiglia.
Da allora le mie notti sono turbate dagli incubi, i miei giorni avvelenati dal pentimento e dal rancore.
Ora, però, ho finalmente la possibilità di conquistare la pace.
La donna che mi ha rovinato la vita è tornata dal passato in cerca di protezione.
Ha trovato la morte.
Ma la morte è un dono da concedere ai giusti, la vendetta è la condanna dei traditori.
Mariana Hernández pagherà per ogni suo peccato, implorerà la salvezza e invocherà la sua fine.
Non avrò pietà, perché in me non c’è un briciolo di misericordia.
Perché non conosco perdono.
Scenderò all’inferno pur di farmi giustizia.
***Attenzione***
Il romanzo contiene scene di sesso esplicite e tratta contenuti delicati. Se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole.
Men of Honor è una serie di romanzi autoconclusivi.
La serie MAN of HONOR è così composta:
1    – Nikolaj
1.5 – Izabella
2    – Vincent
3    – Vasilij (estate 2018)


Cari lettori librosi, ho appena finito di leggere Vincent di Kristen Kyle e mi appresto a parlarvene. Si tratta del secondo volume della serie Man of Honor, composta da tre libri più una novella su Izabella. Ogni romanzo è autoconclusivo ma vi consiglio la lettura di tutti i libri nel giusto ordine per non perdervi nulla. Lessi Nikolaj e Izabella lo scorso anno e mi piacquero veramente tanto. Già nei primi volumi incontriamo Vincent, ma ora è lui il protagonista, e che protagonista!
Ormai è a capo del suo clan, la Famiglia è tutto per lui. Nonostante fosse suo diritto arrivare così in alto, ha sempre cercato di guadagnarsi il suo posto. Ma negli ultimi anni è cambiato, dopo quanto accaduto sei anni prima, la sua vita si è costruita attorno al senso di colpa, all’odio e alla menzogna. La persona che ritiene responsabile di tutto è Mariana Hernández. Adesso è tornata e lui non vede l’ora di mettere in atto la vendetta che agogna da anni.
Mariana ha attraversato l’inferno per tornare da lui, ma non riconosce più Vincent, è diventato un mostro, non è più il ragazzo felice e buono che aveva incontrato, capace di sorrisi che sciolgono il cuore. Vincent non sorride, il suo volto è una maschera di gelo, disprezzo e condanna.

“Quando si guarda il diavolo, non è l’orrore a fermare il cuore ma il dolore. Lo scoprii in quell’istante. Il diavolo aveva bellissimi occhi blu, labbra tentatrici e tratti del viso scolpiti nel marmo con una attenzione alla forza e una alla grazia. Il diavolo non era solo crudele, ma seducente. Attraente tanto da indurre al pianto, ammaliante al punto da mortificare chi lo guardava. Perché il diavolo era capace di infiltrarsi in ogni pensiero, di avvelenare ogni sogno con la speranza di poterlo toccare, ma la consapevolezza di contare per lui meno di niente. Quando si guarda il diavolo, non è l’orrore a fermare il cuore ma il dolore. Lo scoprii in quell’istante. Il diavolo aveva bellissimi occhi blu, labbra tentatrici e tratti del viso scolpiti nel marmo con una attenzione alla forza e una alla grazia. Il diavolo non era solo crudele, ma seducente. Attraente tanto da indurre al pianto, ammaliante al punto da mortificare chi lo guardava. Perché il diavolo era capace di infiltrarsi in ogni pensiero, di avvelenare ogni sogno con la speranza di poterlo toccare, ma la consapevolezza di contare per lui meno di niente. Sei anni prima avevo conosciuto un uomo. Adesso, la creatura formidabile che mi fissava dall’alto, però, non aveva nulla di umano, in essa non albergavano più il calore e la compassione. Vincent Calabrese era diventato un mostro.”




Come può Mariana sopravvivere a tutto questo dopo quello che ha passato? Ha un solo motivo per non lasciarsi andare ed è decisa a resistere per questo.
La trama si sviluppa tutta attorno al rapporto tra Vincent e Mariana, alle loro interazioni, al loro cercare di farsi male in tutti i modi nonostante le emozioni che sono lì, sotto la pelle, ma che non vogliono far affiorare.
Un “Tormento” infinito devasta le loro anime.

“Ma le emozioni sono come un veleno: più si tenta di respingerle, più il cuore pompa per diffonderle negli organi, finché non intossicano, uccidono. Le avevo represse a lungo, cacciate via per non doverci fare i conti, e ora erano troppe. Ero un uomo pratico e riconoscevo cosa mi stava accadendo: l’incontro con Mariana aveva innescato una bomba a orologeria. L’unico modo per evitare la detonazione era zittire la coscienza.”

I personaggi principali sono psicologicamente ben caratterizzati. Grazie alla narrazione in prima persona dai punti di vista alternati riusciamo a comprendere tutte le loro sfumature caratteriali, le emozioni, insicurezze, dubbi.
La scrittura è estremamente coinvolgente, corretta e molto intensa. Ho notato una certa ricercatezza in alcuni termini e costruzioni delle frasi, che ho molto apprezzato. Inoltre, essendo Mariana messicana, ci sono molti inserti della sua lingua madre durante i dialoghi. La cover è rappresentativa e contiene un dettaglio quasi invisibile, non lo si nota subito, ma ha una grande importanza nella storia.

Vi avverto che ci sono delle scene molto dure, anche i risvolti psicologici non sono da sottovalutare. Le scene erotiche sono tutte diverse tra loro, alcune eccitanti, altre commoventi, altre che mi hanno fatto provare sensazioni contrastanti. L’autrice è riuscita a descrivere perfettamente le emozioni dei protagonisti ed è impossibile non provarle e immedesimarsi.
La storia di Vincent e Mariana mi ha toccato molto, è profonda, tormentata e intensa. Vincent è un uomo complesso, combattuto tra l’essere Il Padrino e semplicemente Vincent. Quello che è oggi è il prodotto della sofferenza di chi si è visto strappare, da sotto mano, i propri sogni e progetti di vita in un modo brutale. Mariana è una donna pura, generosa, che sa amare completamente annientando se stessa pur di proteggere chi ama. Nonostante la vita le abbia riservato il peggiore dei trattamenti, non getta la spugna, continua a combattere e perseverare per guadagnarsi l’amore che merita.

“La guardai ora, sentendo una leggera stretta al petto. Era ancora bella come il giorno in cui l’avevo sorpresa a raccogliere gelsomini, ma non era più la ragazzina che avevo amato. Aveva perso l’ingenuità che le avevo attribuito, quell’aura di innocenza e bontà. Di fronte a me avevo una donna dura e provata, carnale e vera, con le mani sporche di sangue, l’animo corrotto dal tradimento e il cuore avvelenato dall’interesse.”

Un appunto sul ruolo della fede e della concezione di essa. Estremamente toccanti e profonde alcune scene che riguardano questo argomento. Mi sono piaciute molto, come altre in cui Vincent getta la maschera e si allenta la cravatta per mettersi comodo e vivere i momenti che ha sempre sognato.
Mi dispiace solo di non potervi dire di più, ma sono certa che leggendo capirete a cosa mi riferisco.
Vi posso dire però che è un bellissimo libro che coinvolge, emoziona e commuove.
Mi aspettavo qualcosa che non ho trovato, cioè le conseguenze delle azioni di Mariana su scala più ampia, mentre, diciamo che, si è svolto tutto, quasi tutto, tra Vincent e lei.
Comunque non posso che dare il massimo per questa storia: 5 libri.
Mi raccomando leggetelo, soprattutto se avete letto Nikolaj e Izabella, non potete perdervi Vincent. Consigliatissimo!
Buona lettura!





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