RECENSIONE "Lacrime di zaffiro" di Zoey Morgan

Titolo: Lacrime di zaffiro
Autrice: Zoey Morgan
Editore: PubMe
Genere: Dark romance erotic
Formato: ebook / cartaceo
Prezzo : € 2,99  / € 15,00
Data di pubblicazione: 23.06.2017
Protagonisti: Jayden e Ginevra
Pagine: 238
Serie: Autoconclusivo
Fan page
Booktrailer










«Il nostro era uno strano gioco, ormai. Oscuro comprendere chi fosse la preda e chi il predatore.»
Ginevra: Se al mio ex non fosse venuto in mente di aggredirmi fuori dal bar in cui lavoro, non sarebbe stato un giorno diverso dagli altri. Poi LUI mi ha salvato. Jayden… Il suo nome mi è rimasto impresso, tanto quanto i suoi occhi… Così luminosi, profondi, due pozze d’oceano in cui annegare. Non lo rivedrò mai più, non so chi sia, ma non riesco a smettere di pensargli.
Jayden: È buffo come l’aver deciso di bere una coca, un gesto apparentemente innocuo, mi abbia fatto commettere una serie di idiozie che nel mio lavoro sono considerate un vero e proprio suicidio. Salvare la ragazza non è stato il modo migliore per passare inosservato, come nemmeno rivelarle il mio vero nome. Pazienza. Non è mia intenzione rivederla e, se sapesse cosa faccio nella vita, non vorrebbe rivedermi nemmeno lei.
Un mese dopo.
Ginevra: Ho passato la vita tentando di non farmi notare, schiacciata da un passato che mi perseguita ancora, pensavo di esserci riuscita, di essere al sicuro per sempre, invece sono stata presuntuosa e il peggiore dei miei incubi si è avverato. Legata e bendata, in un furgone che non so dove mi condurrà, ho la consapevolezza di essere stata rapita. L’unica speranza è che mi uccidano in fretta. Credo di essere precipitata in un abisso senza fondo e ancora non ho visto niente.
Jayden: La mia capacità di non provare emozioni sarà messa a dura prova: il cliente ha scelto LEI, proprio Ginevra. L’unica ragazza che mi abbia mai incuriosito da quando faccio questo lavoro. Vincerò anche stavolta, io non ho un cuore, non provo sentimenti, ho smesso di farlo per dimenticare, per continuare a vivere. Concluderò la vendita come sempre, poi mi dimenticherò di lei e la mia vita andrà avanti come sempre.

Mi chiamo Zoey e sono una ragazza come voi: studio, esco, fingo di divertirmi. Vivo in un mondo dove non c'è più spazio per i sogni e il grigiore ci opprime facendoci crescere tutti uno uguale all'altro, senza voce, senza volto, senza speranze. E allora scrivo e realizzo quei sogni, li porto a compimento in un mondo fittizio dove non c'è spazio per la monotonia e il rimpianto. Perché se è vero che la vita scorre implacabile è anche vero che, se siamo capaci a sognare, possiamo viverne altre mille di vite. Io ho scelto di farlo, di dipingere quel quadro perfetto che vorrei, una volta e mille altre ancora e spero che anche voi vorrete sognare con me, insieme a me, per stavolta e altre mille.


Buongiorno amiche lettrici, oggi vorrei parlarvi di Lacrime di Zaffiro di Zoey Morgan. È la storia di Jayden e Ginevra, due “vittime” che non avrebbero dovuto incontrarsi mai. Jayden non ricorda più nulla del suo passato, a parte il suo nome e il suo paese d'origine, l'Inghilterra. Ma ricorda il suo rapimento, avvenuto quando aveva appena 5 anni d'età, e gli anni terribili della sua infanzia trascorsi come prigioniero in un bordello con lo scopo di soddisfare le terribili voglie di uomini senza morale ne scrupoli. Deve tutto ai suoi salvatori e, dopo la sua liberazione, gli viene concessa una nuova vita. Gli vengono insegnati la disciplina, l'autocontrollo e come erigere barriere attorno al proprio cuore, come allontanare qualsiasi forma di sentimento per dimenticare i dolori del passato ed evitarne in futuro. Non ha più un' anima  e non vuole riaverla.

“Io non mi innamoro, non so cosa sia il cazzo di amore, né le emozioni. Non ne provo, ho imparato a farne a meno, a vivere senza. È stato l’unico modo per non impazzire del tutto... ...Ho il pieno controllo di ogni singola cazzo di emozione. È stato l’unico modo per continuare a vivere, dopo che mi ha salvato, per imparare a rivolgere la canna della pistola contro i miei nemici e non infilarla nella mia di bocca.”


Il suo lavoro ora è addestrare schiave sessuali, ragazze consenzienti prese dalla strada, per insegnare loro l'arte dell'ubbidienza e venderle poi a facoltosi clienti. Al ritorno da uno dei suoi viaggi di lavoro, Jayden incontra Ginevra, giovane barista rimasta orfana da bambina e con un passato traumatico alle spalle. Lei, che solitamente mantiene un atteggiamento distaccato verso tutti, commette un unico errore: fidarsi invece di quel bellissimo ragazzo biondo con gli occhi azzurri, bello come un angelo ma con l'anima da diavolo, che la salva dall'aggressione da parte di un suo ex fidanzato. Questa fiducia la porterà a essere rapita dal suo stesso salvatore che dovrà addestrarla personalmente a diventare una schiava. Entrambi si ritrovano a provare emozioni che non vogliono riconoscere e accettare, ma che comunque non riescono a frenare. Jayden non riesce a mantenere il distacco necessario per completare il suo lavoro, per colpa di un sentimento nuovo che non riconosce, che non ha mai provato.


“La rabbia mi ribolle dentro, la odio per quello che mi fa sentire, per le emozioni sconosciute che mi provoca e non so identificare. Solo se riuscirò a distruggerla starò meglio.”

Vorrebbe proteggere Ginevra e tenerla solo per se, ma sa che non è possibile... Mentre Ginevra è combattuta tra la paura per quello che le sta succedendo e il disgusto che prova verso se stessa e i sentimenti che prova verso il suo aguzzino.

Il desiderio che provano l'uno per l'altro, invece di spegnersi, cresce sempre di più. Ma i giorni passano. C'è un lavoro da portare a termine. Ci sono delle vite da salvare...


Ho trovato questo libro poco coinvolgente, ma anche troppo ricco di avvenimenti nella parte finale. Mi lascia interdetta soprattutto nella parte centrale, dove i protagonisti sono gli unici personaggi della trama e la storia non scorre ma si ripete con uno schema sempre uguale a se stesso, pagina dopo pagina. Carceriere e prigioniera legati nella violenza e nell'odio verso l'altro e verso se stessi. Di contro la parte finale è fin troppo ricca di eventi, alcuni dei quali mi appaiono inutili ai fini della storia. I nostri “beniamini”, dopo aver “combattuto” tra loro, si ritrovano senza una reale motivazione a essere alleati.

Per quanto riguarda la qualità della scrittura, non sempre il linguaggio è scorrevole e,  durante la lettura, mi sono ritrovata a correggere mentalmente frasi appena lette per dar loro un senso compiuto. Molti i refusi e alcuni errori. Il linguaggio è molto crudo, con descrizioni dettagliate di pratiche sessuali consenzienti e non. Alcuni argomenti trattati sono molto “forti” e possono turbare la sensibilità di chi legge. Ecco perché lo sconsiglio ai lettori più sensibili.
Lo consiglierei invece a chi legge romanzi erotici e dark.

Buona lettura!



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