INTERVISTA con Barbara Bolzan di "Fracture

Autore: Barbara Bolzan
Titolo: Fracture
Costo: 2,99€
Casa Editrice: Delrai Edizioni
Protagonisti: Rya e Nemi
Link booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=w_d2ps6cTtQ&t=8s
Link Anteprima: http://opinionilibrose.blogspot.it/2017/01/anteprima-fracture-di-barbara-bolzan.html
Link d'acquisto : https://www.amazon.it/dp/B01N33NQL2/ref=sr_1_2?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1484328309&sr=1-2&keywords=fracture 


Chi è Barbara Bolzan nella vita di tutti i giorni? Parlaci un po' di te delle tue passioni oltre la scrittura.
Ciao, ragazze! Prima di tutto, grazie per avermi concesso questo spazio! Ci tenevo tantissimo a chiacchierare un po' con voi!
Chi è Barbara Bolzan… Vediamo un po': è una che ci prova. Che prova a stare a galla, che sta in piedi con il vento a favore, che corre in continuazione e non si ferma mai, perché fermarsi significa colare a picco. Vivo notti brevi e giornate dense, dividendomi tra l'essere mamma, il lavoro, la famiglia… e un trasloco dalle proporzioni immani (aiuto) da gestire. Amo l'Arte in ogni sua forma, i silenzi pieni di significato e la verità.
Vivo costantemente con la matita in mano e, talvolta, collaboro come illustratrice e realizzo bigliettini artistici su commissione.
In sottofondo, la musica accompagna il mio viaggio.

Come è nata la passione per la scrittura?
Immagino sia stata una diretta conseguenza della passione per la lettura. Al liceo scrivevo racconti nei quali ribaltavo i personaggi letterari e storici, mettendo in luce non tanto la loro grandezza quanto le loro debolezze, rendendoli più "umani". Era un gioco, nulla di più.
Più il tempo passava, però, più quel semplice gioco diventava qualcosa di concreto, qualcosa per cui lottare e in cui credere. Nel 2004, per conto di un'associazione, ho pubblicato Sulle scale, un romanzo a sostrato medico uscito con la prefazione di Ezio Raimondi (Accademia dei Lincei) e presentato nel corso di un convegno internazionale di epilettologia all'Università Statale di Milano. Questo è stato il mio primissimo approccio al mondo dell'editoria. Sulle scale mi è poi servito, anni dopo, come genesi per la stesura de L'età più bella (Butterfly Edizioni).
La passione per la scrittura è nata così: da un niente che era poco più di un gioco. E dalla voglia insaziabile di leggere e imparare


Ci parli un po' di Fracture e di come è nato?
Fracture è sempre stato una parte di me. Rya -la protagonista- è una parte di me. Ci siamo "incontrate" tanti anni fa, durante una noiosissima lezione. La mano che avrebbe dovuto prendere appunti si è rifiutata di farlo… dando corpo a un breve racconto a sfondo medioevale nel quale Rya e Nemi erano solamente abbozzati. Ho ancora quelle pagine. Le conservo gelosamente, perché hanno rappresentato l'inizio di questa storia.
Col tempo, più volte ho ripreso in mano la vicenda, l'ho colorata di realismo, mentre procedevo di pari passo con le ricerche storiche… fino a renderlo il volume che è oggi: la storia di una ragazza che insegue l'indipendenza e l'amore. Ma anche la storia di una famiglia, una piccola tragedia distribuita su generazioni che hanno tentato di indorarla.

Fino a quel momento ero stata solo l’altra, quel poco che Alsisia non era. Poco più di niente, in sostanza. In quanto secondogenita, la mia esistenza era sempre stata un pallido riflesso di quella di mia sorella. E, spesso, nemmeno quello (…)
Oggi mi chiedo: era l’amore, a legare noi tre? Cosa rappresentavo io per Alsisia? Ero davvero la sua piccola e adorata sorella? O ero piuttosto soltanto una pedina, usata da coloro che avrebbero dovuto semplicemente amarmi?
(Fracture)

È la storia della spaccatura incolmabile tra chi dovresti essere e chi sei realmente.
L'iniziale favola (la principessa, il castello, il ribelle) si colora via via di tinte sempre più fosche e l'ingenua protagonista, cresciuta in un mondo apparentemente perfetto e semplice, si troverà ad affrontare scelte di vita e difficoltà che cambieranno per sempre le sue convinzioni, ribaltandole.
Il cammino di Rya è una scarpinata in salita, alla ricerca delle risposte alle eterne domande: Cosa fare? Chi essere? Chi amare?
E Rya (che, in tutta la sua vita, mai era stata abituata a scegliere nulla per se stessa), dovrà imparare sulla propria pelle cosa significhi decidere.

Secondo te l’essere donna agevola o interferisce la carriera di scrittrice?
Voglio credere che non interferisca. Dovrebbe, anzi, agevolare il processo di scrittura. Troppe volte però si dà per scontato che le donne siano molto più in contatto con la propria sensibilità, e che possano quindi riversarla più facilmente nella storia e nei personaggi che creano. Non penso affatto che "l'essere uomo" precluda ai maschietti di cimentarsi, ad esempio, con un romance: ne conosco alcuni che riescono a trattare i sentimenti in modo meraviglioso. In quei momenti, rimango senza fiato e vorrei essere loro.

Cosa significa per te essere stata scelta da una Casa Editrice?
È un grande onore. Un'emozione incredibile, ogni volta. Qualcuno ha creduto in te, nel tuo lavoro, nei tuoi sogni; li ha accolti e li ha resi reali.
Cosa c'è di più bello, per uno scrittore?

Dove ami scrivere?
Non ho un luogo preferito o un supporto che prediligo. Carta e matita, pc, casa, ufficio: quando capita l'idea giusta, è da cogliere al volo. Poco importa che tu sia seduta comodamente in poltrona, ingobbita sulla scrivania, in aereo o in una casetta in mezzo ai boschi (magari!). Cogli l'attimo, cogli l'idea, perché non puoi sapere se ti si ripresenterà e sotto quale forma!

Scrivi di getto o segui una scaletta?
Ho dovuto servirmi di una scaletta rigida solo per la stesura de Il furto dei Munch (La Corte Editore, 2015): oltre a essere un giallo "a incastro", il romanzo è incentrato su fatti reali e avevo la necessità di rispettare un certo ordine.
Indicativamente, però: la prima stesura è di getto. Poi, arrivano le varie riletture. E correzioni. E seleziona tutto. E cancella. E riscrivi. E cancella ancora. E riscrivi nuovamente. E anche così non va bene. E ricominciamo da capo…  

Cosa ispira le tue storie?
Il reale. Sono molto pragmatica, molto ancorata alla realtà, anche quando ambiento le mie storie in un altrove distante nel tempo, come nel caso di Fracture. Cerco sempre la credibilità, e di solito la trovo guardandomi intorno, incontrando gli occhi degli altri, le loro abitudini, le loro piccole manie.
Può però accadere che un gesto, una parola, una frase letta in un libro, arrivino al momento giusto e siano in grado di spalancare un universo. Quando succede, è come la mattina di Natale!

Che lettrice sei?
Sono abbastanza onnivora, non ho mai avuto un vero e proprio genere preferito. Tutto dipende dalla disposizione d'animo del momento. Mi lascio trascinare dallo stile di un autore, dalla sua musicalità, dal linguaggio usato e cerco sempre di trarne insegnamento, perché so che ho ancora tantissima strada da percorrere.


Ora ti propongo alcune domande botta e risposta
Vai!

Estate o Inverno?
Estate

Bianco o Nero?
Assolutamente nero!

Mare o montagna?
Mare

Pandoro o Panettone?
Forse pandoro, ma io e i dolci non ci parliamo molto :P 

Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?
Mezzo vuoto

Erotico o Romantico?
Thriller psicologico
(ok, mi avete scoperta!!!)

Fantasy o Storico?
Storico

Malia Delrai o Self? Hihihihih
Che domande! Malia Delrai!!! Ihihih

Piatto Preferito
Caffè.
Non è un piatto? Ah no, davvero? Ehm… ops…
Caffè con un plic di latte suona meglio?

Colore preferito
Nero

Autrice preferita
Oriana Fallaci

Grazie per essere stata con noi Barbara e alla prossima 
Grazie a voi :-*

Intervista condotta da Barbara e Silvia del gruppo fb chiacchiere e libri 

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