RECENSIONE "Trovami ora" di Chiara Messina

Titolo: Trovami ora
Autrice: Chiara Messina
Editore: Self Publishing
Genere: Dark romance
Formato: ebook/cartaceo
Prezzo:  2,99       €/    10,90 €
Data pubblicazione: 20 dicembre 2017
Protagonisti: Ayleen e Matt
Pagine: 182
Serie: Passione nera

ORDER

Un incontro, uno scambio di sguardi e occhi neri che hanno dentro molto più di quello che dicono.
Due persone che vivono vite troppo diverse, due persone che non avrebbero dovuto incontrarsi, ma che per assurdo si mescolano alla perfezione.
Quando il destino, o il karma come lo chiama lei, si mette in gioco non c'è via di fuga.
Una sola domanda esce dalla labbra di lui e ossessiona lei: "Sei disposta a vivere un amore che semina solo pericolo?"
Un romanzo che tingerà la passione di nero, un nero senza sfumature come la loro anima.


Buongiorno lettori, oggi vi parlo del libro di Chiara Messina dal titolo Trovami ora. Il romanzo è il primo volume della serie Passione nera ed è un romance con sfumature dark.
Ayleen è una ragazza che vive a Detroit. Lavora in una tavola calda con Eve, la sua migliore amica, ed è orgogliosa della sua indipendenza. Dopo l’abbandono della madre, è riuscita a cavarsela da sola e, quando i rapporti con il padre si sono interrotti, i genitori di Eve l’hanno accolta come una di famiglia colmando, in parte, il vuoto affettivo che hanno lasciato i suoi genitori.

“Ho imparato a superare il dolore per l’abbandono dei miei, ho imparato a vivere da “orfana” e devo dire che non sta andando affatto male, non sarò certo milionaria, ma per lo meno i soldi per affitto, bollette e cibo non mancano.”

L’incontro inaspettato con Matt cambierà la sua vita per sempre.
Matt è il classico ragazzo bello e dannato, ma nasconde molti segreti e porterà Ayleen lontano da Detroit. Insieme, nonostante i pericoli, scopriranno la passione e l’amore.
Questo romanzo è una storia che rientra nelle mie corde, mi piacciono molto le storie d’amore tormentate, misteriose, scritte in modo semplice con uno stile fluido. Se il testo presenta qualche refuso, capisco che a un’autrice (o autore) possa scappare non ne ho mai fatto un dramma, e qualche errorino non ha mai influenzato il mio parere sul testo, ma il libro presenta diversi difetti (e, purtroppo, non sono solo refusi) che non ho potuto ignorare.
Quando si scrive un romanzo, non si può solo inventare una storia e scriverla con superficialità, perché questa faciloneria arriva a chi legge.
Il testo è poco curato, ci sono errori grammaticali, la storia ha diverse incongruenze, i dialoghi sono tutti molto simili, i personaggi sono poco caratterizzati e l’ambientazione è inesistente.
Non voglio fare spoiler e, come esempio per spiegare i problemi che ho riscontrato, mi soffermo sull’ambientazione. La protagonista vive a Detroit, e all’inizio del romanzo l’autrice scrive:

“La periferia di Detroit non è di certo il posto adatto per le passeggiate solitarie serali a meno che non sia in cerca di guai o di qualcosa per sballarsi”.

Altre volte scrive che Detroit è un posto pericoloso ma non descrive nulla della città. Se al posto di Detroit avesse scritto Milano o il nome di qualsiasi altra città, non cambiava nulla.
Perché è pericolosa Detroit? Che cosa succede in questa città? Com’è per una ragazza sola vivere a Detroit? E com’è Detroit?
Sono queste le domande che mi sono posta e mi aspettavo delle risposte ma queste risposte nel testo non ci sono e l’autrice non fornisce le informazioni necessarie per immaginare una delle città che ha scelto per ambientare la sua storia. Quando la protagonista si trasferisce a Cleveland, non racconta nulla del luogo, e la descrive con un solo aggettivo: carina. Ayleen non ha mai lasciato Detroit, ha molte volte immaginato altre città ma Chiara non ci mostra niente di Cleveland con gli occhi di Ayleen. Probabilmente perché non sa nulla delle città scelte per ambientare il romanzo e questo dilettantismo nel descrivere l’ambientazione c’è anche nella costruzione della trama, e nei rapporti fra i protagonisti.
Il rapporto fra Ayleen e la madre (senza fare spoiler) rappresenta la base del romanzo, ed è stato gestito con una tale superficialità che lo rende inverosimile, facendo crollare la credibilità dell’intera storia e portando alla luce l’inesperienza dell’autrice.
Uno dei compiti di una scrittrice (o di uno scrittore) è di rendere storie e personaggi credibili, e purtroppo l’autrice non c’è riuscita.
Ma questo non significa che il romanzo non possa migliorare. L’esperienza si acquisisce scrivendo e riscrivendo, con la consapevolezza che bisogna lavorare molto dopo la prima stesura di un libro. Un testo non può avere solo doti emozionali e se, per assurdo, avesse solo qualità emozionali devono comunque sempre basarsi su una struttura solida che non le faccia crollare.
Ci sono parti del romanzo coinvolgenti che ho apprezzato, come ho apprezzato la naturalezza dell’autrice con cui ha scritto questa storia e il coraggio di pubblicarla, che implica l’essere pronta ad accettare complimenti e critiche. È una storia scritta con il cuore, oserei dire, che presenta ingenuità solamente per la mancanza di esperienza e di consigli che un professionista può darle per capire i punti deboli del romanzo.
Consiglio all’autrice di rivolgersi a un editor competente che l’aiuti a correggere il testo e a far emergere la potenzialità di questa storia che al momento è acerba ma che potrebbe diventare una bella storia d’amore dalle sfumature dark.

Commenti

  1. Ti ringrazio per la recensione e accetto il tuo punto di vista. Ma, apparte la.desceizione di Detroit sulla quale posso darti ragione, sulle altre città non ci sono descrizioni perché Ayleen passa il suo tempo chiusa in camera, esce solo una volta quando va a prendere un caffè. Se avessi descritto la città non sarebbe risultato verosimile. Quando ha l'occasione di visitarla? Per gli errori mi dispiace, la.storia è stata revisionanata non solamente da me, ma evidentemente qualcosa ci è sfuggito.
    Vi ringrazio ancora.
    Buona giornata.

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