RECENSIONE - "Cookies" di Teodora Kostova

Titolo: Cookies
Autore: Teodora Kostova
Editore: Quixote Edizioni
Genere: Qlgbt Contemporaneo
Prezzo ebook: € 3,99
Data pubblicazione: 15 Marzo 2018
Pagine: 242
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Sono andato in guerra, fuggendo da me stesso. Sono tornato a pezzi per scoprire chi fossi davvero…

Mi ci sono voluti quasi dieci anni, due mandati in Afghanistan e la perdita di una gamba, per accettare chi sono veramente. Due anni dopo essere tornato dalla guerra, posso dire di sentirmi finalmente soddisfatto. Sono più in forma che mai, la mia protesi alla gamba mi permette di muovermi e fare esercizio come se non fosse cambiato nulla. Sono il proprietario di una piccola pasticceria nel centro di Cambridge e ho un gruppo di amici leali sui quali posso sempre contare.

Eppure…

Eppure, manca qualcosa. Una parte di me brama l’intimità, la profonda connessione con un altro essere umano. Ma un’altra parte, più grande, è terrorizzata dall’idea di aprirmi con qualcuno. Il mio conflitto interiore non aveva speranze di vincere quando ho incontrato Jay. Lui ha abbattuto le mie difese come un uragano, mi ha circondato con forza gentile, finché non ho avuto altra scelta che arrendermi. Arrendersi non è mai stato così piacevole. Ma Jay vorrà ancora rimanere, quando vedrà il vero me? Quando vedrà gli incubi e le insicurezze che mi straziano l’anima?

Il mio nome è Amir Gopal e questa è la mia storia.



Ciao, mi chiamo Teodora e vivo a Londra con mio marito e mio figlio. Scrivo da quando riesco ricordare, ma ho iniziato a farlo per lavoro nel 2010, quando ho deciso che tutto il resto mi annoiava a morte e che dovevo fare quello che avevo sempre voluto fare, ma a cui non avevo mai avuto il coraggio di dedicarmi totalmente. Ho fatto la giornalista, l’editor, l’assistente personale e l’arredatrice d’interni, tra le molte altre cose, ma appena il fascino della novità di queste professioni nuove ed eccitanti svaniva, tornavo sempre alla scrittura. Essere nervosa, impaziente, rumorosa e frettolosa non sono qualità che aiutano quando si fa lo scrittore, perché devo sedermi da sola, possibilmente rimanendo immobile, e scrivere per la maggior parte della giornata, ma nonostante tutto adoro follemente questo lavoro. I momenti in cui scrivo sono gli unici in cui mi sento davvero in pace e questa è l’unica attività che riesco a portare avanti per più di dieci minuti alla volta, visto che perfino mio figlio ha una curva dell’attenzione più lunga della mia. Quando non sono intenta a procrastinare, mi piace andare in palestra, cucinare cibo italiano (e mangiarlo), leggere, ascoltare musica rock e guardare film indipendenti e repliche di True Blood. O, nei casi peggiori, farmi battere a ogni gioco della Nintendo Wii da un ragazzino molto ingegnoso.

Ho il piacere di parlarvi di “Cookies” di Teodora Kostova, ho già avuto modo di leggere un suo libro e mi ha colpita per la sua capacità di fondere la sofferenza alla voglia di rivalsa, questa storia non è da meno.

Ci troviamo a Londra e i protagonisti sono Amir e Jay. Due uomini agli antipodi eppure molto simili.
Amir è un reduce di guerra, un ex-soldato che ha combattuto e visto di tutto. Sul campo di battaglia ha lasciato molto e ora che è a casa si trova lacerato nel corpo e martoriato nell’anima. Questa esperienza l’ha indotto a mutare e ne ha minato la stima verso se stesso. Pur essendosi rifatto una vita, grazie alla sua attività da pasticcere, è un uomo spezzato che non riesce a lasciarsi andare perché teme sempre il giudizio altrui.

“Sapevo che le voci nella mia testa che mi dicevano che non valevo nulla, che ero uno storpio e che nessuno avrebbe mai potuto volermi non erano reali. Eppure, l’insicurezza continuava a riemergere dentro di me quando meno me lo aspettavo.”

Jay è uno studente universitario, allegro, solare ed estremamente bello e brillante ma vive diviso tra obblighi imposti e il desiderio di fare ciò che ama. Ha una passione smisurata per i biscotti al burro con ripieno di caramello salato e questo lo porta nella pasticceria di Amir. Quale miglior scusa per tentare di attrarre il bel e misterioso pasticcere?
Tra i due l’attrazione è immediata ma è palese che se da un lato Amir non si sente pronto a lasciarsi andare, temendo la reazione dell’altro alla vista del suo corpo, per Jay il problema non sussiste anche se le esperienze passate sono un ostacolo che si frappongono nel presente. Titubante e un po’ insicuro, Jay, fatica a imporsi in alcuni frangenti.

“C’erano così tante altre cose che avrei voluto dire. Volevo dirgli che chiunque lo avesse fatto sentire inutile se non gli offriva subito il suo corpo avrebbe dovuto essere castrato. Volevo dirgli che con me era al sicuro, che non l’avrei mai costretto a fare nulla e che avrei sempre messo i suoi bisogni davanti a tutto il resto.”

I due però vogliono mettercela tutta per far capire all’altro che si può stare insieme ed essere desiderabili anche se si è feriti.

Una storia romantica e profondamente introspettiva che affronta temi duri e la fragilità umana ma al contempo dà coraggio e speranza.
L’autrice è riuscita a trovare il giusto equilibrio tra le brutture della guerra, le sue conseguenze e il ritorno alla vita quotidiana da parte dei reduci. Grazie a loro ci fa capire cosa vuol dire tornare a casa e trovarsi nuovamente a essere civili, rientrando in un ruolo che sta stretto e non sentono più loro.
Lo fa dando voce al protagonista e ai suoi amici che frequentano un centro di riabilitazione. Vi state chiedendo cosa centra Jay in tutto questo? La vita non è solo sofferenza e Jay rappresenta la rivincita e la voglia di ricominciare.
Un giovane uomo vitale, genuino ed estremamente generoso. Il suo ruolo nella vita di Amir è importante e la sua bontà d’animo aiuterà tutti i reduci.

“Non so perché anche quello mi sorprese. Jay era una persona sinceramente buona, e voleva soltanto capire. Accettava la gente così com’era, senza giudicarla. Avevo notato quella sua caratteristica così tante volte, dal nostro primo incontro, ma ancora trovavo difficile crederci.”

La caratterizzazione dei personaggi è ben gestita, le sfaccettature del loro carattere riesce a farli “uscire” dalle pagine e a renderli reali con i loro pregi, i difetti e i dubbi.
Buona l’evoluzione che hanno e le tempistiche sono ottimizzate. Il ritmo della lettura è incalzante, il POV è quello di Amir, il coinvolgimento che deriva dai dialoghi diretti e dal desiderio di scoprire che succede, fanno sì che in poche ore si giunga alla fine del libro.
Complimenti a Teodora che anche questa volta mi ha incantata facendomi emozionare con Amir e Jay. In cuor mio spero in un volume che mi parli della storia tra Shane e Greg e di scoprire di più di Cedric.
Questo è un file ARC, posso dire che l’editing è buono in quanto ogni domanda ha trovato una risposta e le dinamiche sono giustamente sviluppate, l’ultima lettura prima della pubblicazione avrà sicuramente limato i piccoli refusi.
Un grazie sentito va alla traduttrice perché è riuscita a dare il giusto spessore alla traduzione senza travolgerla e alla CE perché porta libri in Italia un genere che merita di esser fatto conoscere.
Una lettura coinvolgente, a tratti leggera e a tratti corale, imponente la descrizione delle scene sessuali che sono giustamente erotiche e dirette, dolci ma non sdolcinate e mai volgari.
Ve ne consiglio la lettura perché ne vale davvero la pena e aiuta a riflettere sulle conseguenze delle scelte umane.

“Non avevo mai saputo cosa fosse la felicità, finché non lo avevo incontrato. Ma ora che lo sapevo, non l’avrei mai lasciato andare.”

Buona lettura!
Monica S.

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