RECENSIONE - L'amore brucia come zolfo" di Lucia Maria Collerone

Titolo: L’amore brucia come zolfo
Autrice: Lucia Maria Collerone
Editore: self publishing
Genere: Romanzo storico rosa
Formato: ebook/cartaceo
Prezzo: € 5.58 / 15,60
Data pubblicazione: 5 luglio 2017
Protagonisti: Cecilia Didio – Barone Ferdinando di Trabonella
Pagine: 279
Serie: Conclusivo
Pagina autrice
Booktrailer


L’opera è un romanzo storico ambientato nella città di Caltanissetta nel momento in cui essa è il centro mondiale dello zolfo, la grande storia dell’Indipendenza dell’Italia e dell’economia basata sull’estrazione dello zolfo fanno da sfondo alle vicende sociali e umane di due classi sociali: quelle degli zolfatari e delle loro donne, che lottano duramente per sopravvivere in condizioni di vita e di lavoro disumane e aberranti e dei nobili padroni delle miniere che gestiscono la ricchezza e governano le povere, disperate dei “diavoli della pirrera”. Molte storie s’intrecciano con il loro carico di sofferenza e umanità, esseri umani schiacciati dalla povertà assoluta e dalla disperazione, che si ergono a titani e non arretrano davanti al dolore, alla crudeltà del reale e rispondono alla vita con coraggio e forza sorprendenti. Ci sono uomini che le convenzioni sociali stigmatizzano e costringono a scelte di vita senza scampo, senza libertà. Protagonista è Cecilia eroina tragica che spicca prepotentemente per la  sua bellezza d’animo, la sua capacità d’amore abnegazione per la  famiglia, per la sua capacità di sognare oltre il reale e che accetta la prigionia di un amore dorato per sfuggire all’abbandono, alla solitudine,  ai pregiudizi che la avvolgono in una comunità becera e incapace di condivisione, troppo oppressa dalle sofferenza di una vita meschina, simbolo di tutte le donne che in ogni epoca, compresa la presente, sono abbandonate e scelgono di perdersi, rinunciando a ciò che hanno di più caro, i figli.
Cecilia sa che un uomo può trasformarsi da diavolo in angelo attraverso le mani di una donna sapiente e che sappia prendersi cura di lui, non solo in modo materiale, ma dandogli amore e donandosi a lui. Cecilia è sola in un mondo dove l’anello debole è la donna, dove quando una donna non ha un uomo a proteggerla, può solo diventare una prostituta. La sua bellezza particolare, diversa, quasi regale e la sua furbizia arguta, nonché la sua intelligenza operosa, la rendono appetibile agli occhi del barone che lei incontra e seduce quando è poco più che una bambina. Il destino poi, combina le carte e lei diventa la preferita del Barone che diventa il suo Nonò. Cecilia cerca di evitare questa scelta, ma la via è segnala e a lei non resta che tentare si avere una vita vivibile concedendosi a quest’amore che la conquista, ma che porta con sé il dolore più grande, quello del dover rinunciare ai figli nati da tale unione. L’intreccio assorbe per il turbinio degli eventi, per il continuo cambio di azione e di situazione, per i capovolgimenti, che non coinvolgono solo Cecilia, ma tutto il mondo che è intorno a lei sia umano che storico. La scrittura è veloce e curata nei particolari, crea immagini vivide e forti che nella mente del lettore diventano come scene da un film. La storia narrata ha la sua fonte in una storia vera, realmente vissuta, i personaggi sono realmente esistiti e l’impianto della cornice è storicamente circostanziato e corrispondente al vero storico. Ciò che, invece, è frutto della creatività dell’autrice, è la ricostruzione della storia d’amore, che pur essendo realmente esistita, nell’evolvere dei fatti, è frutto della fantasia narrativa dell’autrice e della narrazione orale di chi è stato realmente a contatto con i protagonisti.

Biografia autore (con foto se vuole) Lucia Maria Collerone ha 53anni.Insegnante di lingua inglese in una scuola superiore è PhD in Scienze cognitive e ricercatrice sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Vive a Caltanissetta con il suo Totò con il quale è sposata da oltre 30 anni. Ha tre figli ed è nonna di Gioia una meravigliosa bimba di quasi 6 anni. Questo è il suo terzo romanzo. Il primo  “Lungo il cammino” ha vinto il premio Cimitile sezione inediti nel 2003 ed è stato pubblicato da Guida editore (fuori catalogo); il secondo è un romanzo sulla dislessia dal titolo “200 giorni. La dislessia tra i banchi di scuola e le pieghe della vita” edito per Arethusa Editrice (To) nel 2010 e disponibile in self publishing su Amazon.

Benvenuti nel blog, oggi vi voglio parlare di un romanzo che ho scoperto per caso mettendo un like  a un book trailer (che potete trovare nelle info), che mi ha veramente intrigato e affascinato.
L'amore brucia come zolfo, è un romanzo scritto da una scrittrice siciliana e ambientato a Caltanissetta, intorno alla seconda metà del 1800, quando la città era il centro mondiale dello zolfo.
La protagonista è la bellissima e coraggiosa Cecilia Didio, figlia di uno zolfataro, che con la sua famiglia lotta contro la malattia e la miseria, dovuta alla loro condizione sociale.
Cecilia alla morte del padre, si trasferisce nella villa del Barone Ferdinando a servizio, diventando addirittura la ricamatrice preferita della marchesa.
Cecilia però viene "presa di mira dal Barone" decide di lasciare la villa e tornare a casa, ma purtroppo la malattia della madre e del fratello con la conseguente morte, la portano a una scelta, quella di ritornare alla villa.
Spinta dalla disperazione, dalla paura della solitudine, ma anche dall'amore, Cecilia con astuzia e audacia cede al Barone.
La scelta di Cecilia, sarà un bene o un male?

Il destino però è sempre in agguato e gli uomini sono pedine di un sogno che non costruiscono loro, ma che interpretano, così la vita può, in un attimo, prendere pieghe impensabili, trasformare il sogno in un incubo e il peggiore degli incubi in un inatteso sogno.

Come dal book trailer, sono rimasta affascinata anche dal romanzo di Lucia Maria, da quel profumo di zolfo e "bifare", da quel tempo passato, ma non troppo, da una donna che ha avuto il coraggio di sfidare ogni convenzione sociale e trarne vantaggio ma non solo.
Amo i romanzi storici che mi riportano indietro nel tempo in un modo così reale come ha fatto il romanzo di questa talentuosa autrice, che ha saputo ammaliarmi e soddisfarmi intellettualmente in modo totale.
Cecilia è una ragazza forte, sin da bambina abituata a lavorare duramente, la sua condizione sociale non permetteva altro, il padre zolfataro, una madre come lei tutto fare, fame, malattia, tanta miseria, un unico pensiero, far sopravvivere la sua famiglia.

Sembrava a Cecilia di avere raggiunto uno stato di felicità piena e che la vita ormai non le dovesse concedere più né dolori o sorprese, ma come sempre l’uomo propone e Dio dispone.

Una storia d'altri tempi, ma così vivida e reale, da suscitare sentimenti come la compassione e la rabbia, per una situazione che non si può cambiare che per Cecilia ha portato solo morte, desolazione, solitudine.
La solitudine è un aspetto principale in questo romanzo, le sue scelte Cecilia le ha fatte a causa di questa condizione, la morte del padre, della madre, di un fratello, abbandonata dagli altri due fratelli, sconforto, mancanza d'affetto e di un sostegno, che la protagonista cerca e trova nel Barone.

Cecilia aveva subìto quel colpo infernale e inatteso. Presa da tutto non aveva pensato a quel risvolto nella sua vita, ma decise che non le restava altro che abbandonarsi a quel destino e prendere dalla vita ciò che essa era in grado di darle, senza chiedere altro, indurendo il cuore davanti allo strazio di una tale realtà e traendo da essa il massimo di bene che si poteva.

Dal punto di vista tecnico il romanzo è inappuntabile, la trama è ben strutturata, i personaggi ben caratterizzati, la lettura è scorrevole, buono il ritmo, il lessico presenta delle forme dialettali, ma rimane comunque comprensibile, anzi a mio avviso arricchisce ancora di più il romanzo.
Altro elemento importante del romanzo è l'ambientazione storica, riportata in modo precisa e veritiera, uno spezzone di Sicilia e di condizioni sociali riguardanti il periodo.
Insomma un romanzo dalle tinte e dagli "odori" forti.

Per Cecilia l'amore per il Barone potrebbe essere la salvezza. 
Chissà se si libererà mai dell' odore del diavolo e se dal suo inferno uscirà mai!!!

Consiglio sicuramente il romanzo e vi auguro buona lettura.



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