RECENSIONE IN ANTEPRIMA- "Il miglior futuro possibile" di Suellen Regys

Titolo: Il miglior futuro possibile
Autrice: Suellen Regys
Editore: Self published
Genere: Giallo – Umoristico – Romance – Urban Fantasy
Formato: ebook e cartaceo
Prezzo:   4,99  € /   11,00   €
Data pubblicazione: 10 novembre 2017
Protagonisti: Doreen Dorsen
Pagine: 144
Serie: Antichi Sid
Pagina autrice
ORDER

Doreen Dorsen non ha alcuna speranza di sfuggire dal terribile Distretto 78, dove il lavoro è noia e i colleghi lavativi. Eppure ce la mette tutta per essere un agente di prim'ordine.
All'improvviso, si ritrova a dover nascondere la presenza di uno squalo balena in pieno deserto...


Suellen Regys è un’autrice comica che tra un editore e un barattolo da 5 kg Nutella sceglie il barattolo.

Salve cari Lettori e Lettrici, oggi vi parlo de Il migliore futuro possibile di Suellen Regis, seguito che attendevo con ansia de Il ladro senza volto, potete trovare la recensione Qui

In apertura di romanzo ci troviamo a conoscere due nuovi personaggi: Tisbe, una suorina che cerca un passaggio per Baratol City e Nestor, un camionista che le concede questo passaggio.
Il viaggio verso Baratol City è pieno di situazioni esilaranti, la suorina passa il tempo a pregare, e quando desidera qualcosa, il desiderio viene magicamente realizzato a discapito di qualche piccolo, grande disastro!
Ben presto ritroviamo la nostra Doreen e il suo ladro, i due hanno un ritorno assolutamente comico.

““È incredibile. Non possiedi biancheria sexy!”“Posa quelle mutande o ti sparo.” La poliziotta semplice Doreen Dorsen promise a se stessa di non lamentarsi mai più della propria vita. Perché, si era accorta , farlo conduceva regolarmente a un radicale peggioramento della situazione.”

Insomma nulla è cambiato, Doreen è confinata al distretto 78, cerca di fare del suo meglio per riavere il suo lavoro da poliziotta, e nonostante la mancanza di stimoli, si adopera in quel poco che ha da fare.
Sa che il ladro nasconde qualcosa, sa che cerca qualcuno, ma è come un enigma nell’enigma, lei non riesce nemmeno a farsi dire come si chiama questo ladro fascinoso.

“Un misterioso ladruncolo con il fisico di un modello e la voce degna d’una linea erotica, capace di trasmutarsi a proprio piacimento in qualsiasi animale.”

E tra loro non smettono di presentarsi situazioni imbarazzanti, complice anche la goffaggine di Doreen, e la ricerca di questo misterioso personaggio.
Tra una missione di pace, tra vicini incompresi e incontri paradossali, il viaggio di Tisbe e Nestor continua in una sequela di proverbiali disgrazie che arriveranno alla distruzione del camion del povero autista.
Il culmine di questa avventura arriva quando Doreen si troverà nel mezzo del deserto a dover nascondere un enorme cetaceo comparso dal nulla nel mezzo del deserto, già non era ancora stata digerita la faccenda del pinguino, ora come avrebbe risolto questa?

“Come cosa? LA BALENA!” Il tizio gliela indicò con un gesto ampio e la voce isterica di chi non poteva credere di dover spiegare la situazione ad un testimone oculare. Doreen sbatté le palpebre, ostentando la più totale indifferenza. “Ma di cosa sta parlando?”“DELLA BALENA.”“Non c’è nessuna balena, signore.”“Come no? È lì!”“Lei sta delirando.”“Come fa a non vederla? È una dannata balena!” L’animale in questione agitò pinne grandi come jeep e aprì la bocca un paio di volte, evidentemente alla disperata ricerca di acqua attraverso la quale respirare. Doreen non poteva pensare anche a quel problema, per cui si augurò che la capacità polmonare dello squalo gli consentisse di sopravvivere abbastanza a lungo da avere un altro colpo di singhiozzo.”

Tra Doreen e il ladro misterioso si consolida sempre più uno strano rapporto, fatto si di provocazioni, ma anche di piccoli passi l’uno verso la fiducia dell’altra, ma ogni volta che sembrano fare un passo in un senso comune, il caso, la situazione li separa nuovamente.

“Sto per perdere conoscenza? Doreen si rese conto che era così. Alzò lentamente una mano, afferrando quella con cui lui teneva il telefono , cercando di attirare la sua attenzione. Lo vide chiudere la conversazione e abbassare il viso nella sua direzione. E, sorprendentemente, percepì le sue dita ricambiare con forza la presa delle sue. Le intrecciarono e Doreen sentì gli occhi diventarle lucidi. Aveva paura. Si aggrappò con disperazione a lui.”

Riuscirà Doreen ad aiutare il ladro a trovare quello che cerca? Ma soprattutto, scopriremo chi è questo misterioso uomo?

Devo fare assolutamente i complimenti all’autrice, è riuscita a tenermi incollata fino all’ultima pagina, questo libro è pieno di ironia e comicità, ma anche di fantasia e di trascorsi non proprio facili.
Il ritmo è sempre incalzante, le descrizioni sempre attente e ben ponderate aggiungono spessore alla storia.
Doreen rimane sempre la solita distratta imbranata, ma dimostra di essere una donna tenace e intelligente, che non si ferma alla superficie dei fatti, ma lotta e li approfondisce sempre!
Il ladro continua a emanare fascino parola dopo parola, e scoprirlo sarà un piacevole passatempo, non solo per la nostra poliziotta, ma anche per noi!
Questa volta credo che la principale connotazione del romanzo è di essere fantasy, le situazioni magiche si susseguono spesso e i nuovi personaggi aggiungono mistero e suspense al racconto.
Molto azzeccata anche la scelta dei nomi dei nuovi personaggi, che hanno una derivazione mitologica. Insomma una mescolanza di vari generi dal romanzo giallo, al thriller, al fantasy, al romance… la noia non è contemplata in questo libro.

I dialoghi sono esilaranti, e fanno spesso sorridere, ma diventano anche profondi laddove necessario.
Vi consiglio di leggerlo tutto, e quando dico tutto intendo proprio sino all’ultima parola, perché la genialità dell’autrice si ritrova anche nei ringraziamenti, e se non volete perdervi qualcosa dei protagonisti… be’ vedete di ascoltarmi!
Cara Suellen Regis, spero vivamente che non manterrai la promessa fatta a te stessa e che avrò modo di leggerti presto.

Questo romanzo lo consiglio a chi ha bisogno di sorridere, a chi è disposto a tutto pur di difendere chi ama, e insomma anche davanti all’assurdo non si arrende mai.

“La donna sentì una piacevole sensazione di calore all’anima per le parole che aveva appena udito. Trovò incredibile che una persona come lui, frequentata solo in modi che definire rocamboleschi sarebbe stato quanto meno un eufemismo, fosse riuscito a dipingerla con tanta precisione e dolcezza. Era riuscito a ricordarle chi fosse. Rammentò ciò che aveva pensato il giorno del suo giuramento in polizia. Servire e proteggere. Le era parso un motto meraviglioso. Da mettere in pratica sempre, non solo in servizio, ma anche nella vita privata. Il suo compito era fare in modo che la legge fosse uno strumento di pacificazione.”

Buona lettura!




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