RECENSIONE "La linea del destino" di Daniela Tresconi

Titolo: La Linea del Destino
Autrice: Daniela Tresconi
Editore:  Panesi Edizioni
Genere:  mistery storico
Formato: ebook / cartaceo
Prezzo:    €   2.99  /     € 10  - fino al 31 maggio in offerta
Data pubblicazione: gennaio 2017
Protagonisti: Tre donne: Amelia, Valentina e Vanda e un quarto protagonista silenzioso il borgo medievale di Arcola (Sp)
Pagine: 106

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Arcola è un tipico borgo arroccato che si affaccia sulla Vallata del Magra. Il suo Castello e la sua Torre Pentagonale da millenni osservano silenziosi le vicende delle genti che lo abitano. Valentina arriva in paese alla ricerca della tranquillità, ma ben presto tutte le sue scientifiche certezze verranno scosse da inquietanti e quanto mai misteriose sensazioni. Tre donne, tre epoche e tre mondi completamente diversi, eppure legati da un unico indissolubile destino e dal mistero di un atroce delitto. Quanto tempo per scoprire che non si può sfuggire a se stessi e che la fine spesso è solo un altro inizio?



Daniela Tresconi nasce a La Spezia nel 1965. Vive e lavora ad Arcola, una cittadina della Vallata del
Magra.
E’ dipendente di un ente pubblico e iscritta all’Ordine dei Giornalisti. Collabora dal 1999 con il Secolo XIX per la redazione spezzina. Fa parte dell’associazione culturale toscana “Nati per scrivere”, con la quale collabora ad iniziative per la promozione e divulgazione della cultura.
Racconti pubblicati:
Lo spartito del diavolo, ambientato nel borgo di Trebiano, è stato pubblicato recentemente nell’antologia Juxebox, edita dall’associazione Nati per Scrivere.
 “Il piccolo faro” è entrato a far parte dell’antologia Sognando – edita da Panesi – realizzata per una raccolta fondi in favore delle popolazioni terremotate del Lazio.
“Il viaggio” è stato selezionato alla seconda edizione del concorso nazionale Diversamente uguali, per entrare a far parte dell’antologia dell’Associazione Il Cielo Capovolto di Torino.
La linea del Destino – Panesi Edizioni -  è il suo romanzo d’esordio.



Buongiorno lettori,
Se mi doveste chiedere a che genere appartiene questo libro sinceramente non saprei cosa dirvi. È uno storico perché, pur essendo ambientato nel presente, ci porta a scoprire un po’ della storia del
medioevo. È un fantasy, in alcuni punti forse horror, perché ci mette davanti a situazioni e a verità che la nostra mente non è in grado di accettare. Forse non c’è una casella dentro il quale posizionarlo ma in fondo non importa perché non potrete fare a meno di continuare a leggerlo, pagina dopo pagina, riga dopo riga. Vorrete sapere. La sete di conoscenza che muove la protagonista sarà anche la vostra e vi guiderà alla scoperta del mistero racchiuso in questo libro.
Valentina, Amelia e Vanda sono le protagoniste di questa storia. Tre donne così lontane, così diverse eppure così uguali. Il destino, il fato, la vita e la morte le portano ad incontrarsi nel borgo di Arcola dove tutto accade tra presente e passato.
Valentina arriva da Milano ad Arcola per concludere il suo lavoro, studia l’utilizzo di alcune piante nella farmaceutica moderna. È indipendente, forte, una donna dei nostri tempi che crede nella scienza, che se una cosa non si trova su internet, beh allora non esiste. Ma arriverà un momento in cui dovrà abbandonare la razionalità per lasciar posto a qualcosa che la porterà oltre.

“In quel momento le parve come se qualcuno da dietro la stesse spingendo,… Che sensazione strana. Valentina si girò di scatto ma dietro non c’era nessuno… Ancora quel senso di freddo, quella sensazione di qualcuno che ti soffia sul collo e poi la voce. «Non ti fidare…»”

Amelia è una giovane donna appena diciasettenne che fin da piccola ha dovuto imparare a sopravvivere. È buona, innocente, vittima predestinata di un mondo pieno di superstizioni.

 “Io ero lì, lei ancora non lo sapeva, non riusciva a capire. Io ero lì allora e sono lì adesso, e lì rimarrò finché non mi avrà ascoltata…”

Vanda una straordinaria ottantenne che porta saggezza e tranquillità. Mostra a Valentina che c’è molto più di quello che si vede, senza mai spingerla ma solo accompagnandola lì dove tutto inizia e finisce.

“Vanda… aveva l’innata capacità di capire quando era il momento di andare, di chiudere un discorso o lasciarla sola.”


Cosa lega Valentina, Amelia Vanda? Ma soprattutto: abbandoneranno la ragione per seguire l’istinto e il cuore?
Potrei dirvelo, ma vi toglierei il piacere di leggere e di scoprire ciò che è racchiuso in queste pagine.
È un libro che si legge in una sera. I perché ed i chi vi accompagnano per tutto il libro. Mi sono chiesta: e se fosse successo a me? Avrei creduto a ciò che mi stava accadendo o sarei scappata a gambe levate? Perché in fondo, datemi pure della matta, ma mi piace pensare che non esiste solo ciò che vediamo, ciò che può essere spigato.
Unico neo: la scrittrice riporta brevi brani di libri di storia, il utilizza per spiegarci il borgo e gli avvenimenti ad esso legati. Purtroppo, lì, il ritmo rallenta penalizzando un po’ la narrazione avvincente che ci accompagna per tutto il resto del libro. Per questo motivo il mio voto per La Linea Del Destino è un 4.5.
Come avrete capito questo libro mi è piaciuto e non posso far altro che consigliarvi di leggerlo.
P.s. Daniela mi aspetto un altro libro, spero tanto che non mi lascerai così.



Buona lettura!


Commenti

  1. Molto carino, scorrevole e appassionante! Sembra proprio di essere per le vie del borgo di Arcola! :)

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