RECENSIONE "Absence - Il gioco dei quattro" di Chiara Panzuti

Titolo: Absence - Il gioco dei quattro
Autrice: Chiara Panzuti
Editore: Fazi Editore
Collana: lainYa
Genere: Young Adult
Formato: ebook/cartaceo
Prezzo: € 4,99 € /  € 15,00 (12,75 su Amazon)
Data pubblicazione: 1 giugno 2017
Protagonisti: Faith
Pagine: 336
Serie: Absence #1

Booktrailer


Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri. Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l'ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all'altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre? La sua vita si trasforma in un incubo quando, all'improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c'è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento. Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso, dove l'unico indizio che conta è nascosto all'interno di un biglietto: 0°13'07''S78°30'35''W, le coordinate per tornare a vedere. Insieme a Jared, Scott e Christabel - come lei scomparsi dal mondo - la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo. Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la compongono. Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in grado di vederci? Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra identità? Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi stessi. Una storia per essere visti. E per tornare a vedere.
Chiara Panzuti
Nasce nel 1988 a Milano, città in cui attualmente vive. Diplomata in studi classici, ha frequentato un corso di Illustrazione e Animazione Multimediale presso l’Istituto Europeo di Design. Coltiva la passione per la scrittura da quando è piccola. Il gioco dei quattro è il primo volume della trilogia di Absence. Di prossima pubblicazione anche gli altri due titoli, L’altro volto del cielo e La memoria che resta.


Bentornati Librose e Librosi,

sono di nuovo qui a parlarvi un libro che ho avuto il piacere di ottenere in versione cartacea dalla Fazi Editore durante il Salone del libro di Torino. Sto parlando di “Absence – Il gioco dei quattro” di Chiara Panzuti.

Inizialmente avevo preso il libro per un semplice Young Adult, genere a me non consono, ebbene mai errore è stato più eclatante. Il gioco dei quattro è sì uno YA, per l’età dei protagonisti, ma racchiude tanti componenti che lo fanno diventare uno di quei romanzi non classificabili in un’unica categoria; misteri, corse contro il tempo, indovinelli e un esperimento scientifico.
Ma bando alle ciance e passo a parlarvi di Faith, Jared, Scott, Christabel e della loro storia…

Personaggi

Faith: una ragazza con una famiglia particolare, una madre sempre in movimento e un padre assente, una sorella che deve ancora nascere e il desiderio di fermare le immagini nella mente, un carattere mite e accomodante;

Jared: un ragazzo orfano, la sua unica famiglia è suo fratello che lui tende a proteggere da tutti e tutto, un carattere apparentemente duro che riserverà delle sorprese;

Christabel: la sua famiglia è composta dalla sola nonna che richiede le sue cure costanti, un carattere chiuso, dedita a far del suo meglio in ciò che deve fare, la contraddistingue il pessimismo cronico;

Scott: una famiglia girovaga che ha messo davanti al figlio i propri interessi, lui è “Scott” simpatico, scoppiettante, incapace di star zitto, un vulcano chiassoso e fastidioso ma un amico fidato.


La protagonista e narratrice di questo libro è Faith, è sua la prima esperienza con cui facciamo i conti, se non avete visto il booktrailer vi consiglio di farlo.
Immaginate un tranquillo pomeriggio a casa, il tempo che trascorre lentamente e poi… il vuoto, l’incomprensione, la paura, ogni riferimento svanito, il cuore inizia una folle corsa e i battiti sono l’unico elemento reale in un mondo che non la percepisce più.

Ebbene questo è l’inizio della storia, ogni personaggio ha una sua esperienza con questo strano sconvolgimento che li rende invisibili. Vi posso assicurare che leggendo mi trovo fin dalle prime pagine col fiato sospeso e la mente che lavora freneticamente alla ricerca di risposte.
L’incontro dei quattro ragazzi non è indolore, ognuno ha un proprio bagaglio emotivo, tante domande e nessuno a cui rivolgerle.
L’unico appiglio con la realtà è un fantomatico “uomo nero”, che attraverso dei bigliettino li spinge a corse continue per trovare delle risposte o degli indizi che li porti alla comprensione.
La nuova condizione già di per sé complicata viene ulteriormente esasperata dalla convivenza forzata e dallo scoprire che non sono i soli a vivere questa condizione.
Le regole sono sovvertite, i punti di riferimento scomparsi e gli antagonisti sempre un passo avanti, in una condizione del genere che fareste?
I quattro ragazzi devono affrontare le loro paure, fidarsi reciprocamente scendendo a compromessi, evolvendosi, crescendo e mettendosi in gioco.

Una storia intensa e nessuna certezza, un batticuore continuo e la paura che attanaglia, un sorriso strappato e la rabbia che cresce, una risata che sgorga e lacrime che solcano i volti. Emozioni contrastanti che combattono e si fondono in un tripudio di elementi sensoriali, che dalle pagine mi investono e creano empatia coi personaggi.
Sì perché Chiara è riuscita a farmi vivere la loro storia, catapultandomi insieme a Faith, Jared, Christabel e Scott in una dimensione nata dalla sua penna.

Non crediate di riuscire a rimanere distaccati durante la lettura, io ne sono stata coinvolta al punto da cercare con loro gli indizi, fare congetture e spronarli per una scelta o un’azione quando li vedevo tentennare. Ogni elemento serve a costruire un disegno superiore, come il tassello di un puzzle ogni cosa ha il proprio posto e tempo, inutile metterlo altrove.

Essendo una trilogia la fine di questo volume è in realtà una presa di coscienza dei personaggi, il loro viaggio non è terminato e le domande non hanno tutte le risposte. Non dispero solo perché i prossimi volumi sono già scritti e la pubblicazione è prossima. Permettetemi un sospiro di sollievo.

Considerazioni

Che posso aggiungere? Chiara mi ha stupita con la sua bravura, ha tessuto una trama intricata e particolare ma lo ha fatto usando un linguaggio semplice e chiaro, cosa non scontata. Questo permette al lettore di ogni età di seguire la storia e immedesimarsi in ciò che legge.
Indizi e congetture si susseguono ma la rivelazione arriva solo a tempo debito; quando le situazioni hanno fatto il loro percorso e la ragione è pronta a sapere il perché delle cose.
La spiegazione del “perché delle cose” è stata una sorpresa e per una che come me ama i colpi di scena è stata la ciliegina sulla torta.
Lo ammetto sono conquistata e compiaciuta, non ho trovato un solo errore, editing e correzioni sono perfetti, concedetemi un attimo di commozione.
Faccio i complimenti alla Fazi Editore per aver puntato e creduto in una giovane autrice, permettendo a noi lettori di arrivare a conoscerla.
A Chiara faccio i miei sinceri complimenti, raramente ho letto e apprezzato tutto in un libro come mi è capitato col tuo e il merito è tutto tuo, quindi grazie e continua così.
Ps: io so dove sono diretti i Gamma, ho decifrato gli indizi ;)

Consiglio questo libro a tutti quelli che cercano una storia diversa dal solito, in continuo mutamento e capace di far trattenere il fiato.
La lettura è adatta al pubblico di ogni età, adolescenti e adulti. Anzi se volete fare un regalo ecco il libro che fa per voi.

Buona lettura!
Monica S.



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