RECENSIONE "A modo mio" di Viola Raffei

Titolo: A modo mio
Autrice: Viola Raffei
Editore: Eros Cultura
Genere: Erotic Romance
Formato: ebook/cartaceo
Prezzo: € 2.99/ € 11.00
Data pubblicazione: 29 ottobre 2016
Protagonisti: Leonardo Valli – Julie Casoli – Gabriele
Pagine: 216
Serie: Duologia
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Julie è una bellissima ragazza di 25 anni che sta per laurearsi in agraria, quando incontra Leonardo, uno splendido e affascinante giovane che le sconvolge letteralmente la vita e soprattutto i sensi: sa fare l’amore come nessuno prima di lui! Le cose, però, non vanno come lei sperava e la comparsa di un nuovo ragazzo, Gabriele, mescolerà le carte rendendo tutto assai complicato e difficile. Si ritroverà in mezzo a due fuochi senza sapere che direzione prendere. Riuscirà l’amore a indicarle la strada giusta? Tra amori, lacrime, baci, sesso, Julie capirà con chi vorrà vivere il resto della sua vita. ADATTO A UN PUBBLICO ADULTO.



Viola Raffei è una donna di 35 anni, marchigiana, sposata madre e ora anche disoccupata. Era ormai un po’di tempo che aveva iniziato a scrivere il suo libro e con questa imprevista sterzata nella sua vita, ha deciso che era arrivato il momento di terminarlo e pubblicarlo. Viola è estremamente socievole e anticonformista, parla di tutto con tutti, non ha peli sulla lingua anche se non tutti apprezzano. Si augura che lo facciano i suoi lettori.


Buongiorno cari lettori, come avete avuto modo di capire oggi vi parlo di:
“A modo mio” di Viola Raffei.
È il primo libro di Viola che leggo e questa per lei è la prima pubblicazione, quindi non ci resta che conoscerci.

I personaggi principali sono 3:
Julie è una giovane donna di venticinque anni, bella ma insicura. Una sognatrice che desidera l’uomo e la famiglia perfetta, ma com’è giusto, nel frattempo vive la propria vita.
Leonardo è un giovane uomo, bellissimo, egoista, con un lavoro particolare. La vita per lui è un gioco e come tale cerca di viverla, secondo le proprie regole.
Gabriele è quello che si definirebbe l’uomo perfetto, dolce, comprensivo, disposto ad ascoltare. Quello che si direbbe un principe azzurro.

Il libro è suddiviso in vari avvenimenti, che di volta in volta cambiano e mutano le sensazioni della lettrice.
All’inizio ci si trova come in una favola, un incontro scontro tra Julie e Leo…
“ Eccolo lì, un metro e ottanta d’uomo, bello da far tremare le gambe perfino a Cicciolina: occhi azzurri come il mare, capelli scuri e ribelli lasciati a quella lunghezza giusta da poterli tirare, fisico statuario e un sedere bello come quello del David di Michelangelo.”
Che aggiungere? Nulla se non, ok qui c’è da divertirsi.
Il clima cambia quando i due si rincontrano e qui mi è chiaro quale sarà il ritmo che seguirà la loro storia.
In un susseguirsi di alti e bassi che creano una roulette di emozioni, mi trovo a conoscere due personaggi che si rivelano nelle loro diverse sfaccettature.
Julie ha un'ironia celata che mi fa morire dal ridere.
 “Sì prendimi adesso come non mai, dove vuoi per terra o in mezzo ai bonsai, ma fallo prima che vada a fuoco.” Questo è quello che pensa durante il loro primo incontro intimo. Su questo tornerò più avanti, perché ho qualcosa da dire al riguardo.

Nella trama c’è un terzo personaggio, Gabriele, anche lui ha un lavoro inusuale.
Da lui mi aspetterei un atteggiamento diretto e smaliziato, in realtà non è così, e assume le caratteristiche del ragazzo ragionevole che riesce a conquistare Julie e me, come lettrice, per la sua dolcezza e disponibilità. Riesce a ritagliarsi il suo spazio e a guadagnare la fiducia.
Però… Avete presente quel dubbio che non tutto sia reale? Ebbene, mi serpeggia sotto pelle e infatti…

Tre personaggi differenti, tre caratteri contrastanti e un insieme di eventi che scombussolano la vita di tutti.
In tutto ciò conosciamo anche i personaggi secondari, la mia preferita è Nicoletta, l’amica di una vita di Julie, a mio avviso l’unica che resta coerente a se stessa, infatti è la mia preferita.

Considerazioni:

Per me il genere erotico è sempre un dilemma, mi piace ma quando vado a leggere un libro di questo genere ho delle aspettative e richiedo all’autrice determinate caratteristiche.

Viola, pur essendo alla prima pubblicazione, dimostra di aver una buona capacità di crear trame e tesserle, con un buon filo conduttore che riesce a incuriosirmi e coinvolgendomi.
Durante la lettura devo riconoscere di aver ricevuto degli stimoli, che mi tenevano avvinghiata e desiderosa di scoprire cosa sarebbe successo.
I personaggi sono ben tratteggiati e oltre a immaginarli fisicamente, arrivo a conoscerli caratterialmente, cosa che apprezzo e mi aiuta a entrare nella storia.
Le emozioni provate dai protagonisti mi arrivano e coinvolgono, così come le sensazioni e i dilemmi. Le prese di posizione e le scelte sono, quasi sempre, ben ponderate e questo rende il tutto chiaro e credibile. Forse, avrei gradito qualche approfondimento su determinati avvenimenti ma la lettrice che è in me, è davvero incontentabile!

Fin qui tutto positivo, ma devo esser obiettiva fino in fondo e dire anche cosa non mi ha convinta.

Purtroppo sono presenti problemi di editing e inviterei la CE a intervenire, ponendo rimedio a cose che a mio avviso alterano la lettura.
Altra cosa che non mi trova d’accordo è l’utilizzo eccessivo di termini volgari, è una cosa personale e sottolineo che è un gusto e parere mio.
Ecco cosa chiedo a un’autrice di libri erotici, riuscire a rendere intriganti delle scene di sesso,  coinvolgendo tutti i sensi e rendendole anche sensuali. Trovo che non bastino e non siano solo certi termini a render bella una scena sessuale.
Il terzo appunto è la leggerezza con cui i personaggi affrontano la sfera sessuale, essendo questo un erotico avrei gradito un attenzione speciale all’uso di protezioni. L’unica cosa che trovo e sento ripetere da Julie è: “tranquillo prendo la pillola.”
Sarà che la mia veneranda età mi porta a ragionare in modo differente e tener conto di certe cose, sarà che penso al fatto che un libro può esser letto da persone di differenti età e diverse maturità, ma avrei gradito un attenzione su questo tema.
Giungo alla fine di questa recensione, consapevole di aver smosso gli animi, le mie non hanno intento di critica ma vogliono esser spunti di riflessione, per commenti o scambio di opinioni sapete dove trovarmi. ;)

Viola Raffei, spero che questa mia recensione sia uno stimolo e non causa di dubbi, per ora ti faccio i complimenti perché dimostri di aver della capacità notevoli che l’esperienza affinerà.
Consiglio la lettura del volume a chi cerca una storia diretta e coinvolgente, realistica e capace di attrarre il lettore su tematiche che scuotono gli animi.
Per gli altri consiglio di ponderare la lettura, anche se ci tengo a precisare la storia merita di esser letta.

A me non resta che passare alla lettura del secondo volume “A modo nostro”.


                                                                     Buona lettura!
Monica S.


Commenti

  1. Risposte
    1. Buona sera Viola, scusa il ritardo ma non ero connessa.
      È stato un piacere leggerti e conoscerti.

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  2. posso replicare in quanto editore di Viola? Concordo su alcuni aspetti di editing, non più presenti nel secondo volume. Sulla faccenda della volgarità... tralasciando il singolo livello di accettazione della volgarità, chiedo alla lettrice, cosa differenzia un romanzo erotico da un normale romanzo d'amore di una qualsiasi casa editrice? Forse che fanno l'amore tre volte invece che una? Oppure vogliamo dire che nella realtà una donna dice al proprio uomo: che bel pene hai, amore mio? O un fidanzato dice all'amata: vorrei leccarti la vagina? Poi magari dicono cazzo ogni volta che imprecano?
    Grazie comunque per avere speso tempo a leggere una della 162 opere che ho pubblicato. Daniele Aiolfi

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    Risposte
    1. Buona sera Signor Aiolfi.

      Certo che ha il diritto di replica, il blog è aperto a tutti e sono consapevole di aver smosso gli animi con la mia recensione.
      Sarebbe stato semplice e facile dar 4 stelle e limitarmi a enunciare solo i lati positivi del libro, ma non sarei stata obiettiva e soprattutto non sarei stata io a scrivere la recensione.

      Certamente ognuno di noi ha un proprio livello di accettazione su molti aspetti della vita e quello sessuale ne fa parte.
      Leggo da diversi anni e leggo ogni genere, quindi sono abituata a rapportarmi a ogni tipo di scrittura.

      Visto che sono consapevole che il blog è leggibile da persone di ogni età mi perdonerà se evito parole dirette, che potrebbero offendere la sensibilità di qualche lettore, magari minorenne.

      La differenza tra letteratura erotica e Romanzo d'amore o meglio rosa sta proprio nella differente descrizione dell'atto sessuale. Nel rosa si tende a crear una sensualità che faccia capire e intuire la scena, senza dir tutto.
      Le posso però garantire che anche i classici storici hanno una buona dose di sessualità, se vuole posso consigliarle alcuni titoli dove troverà delle scene interessanti ad alto potenziale erotico, senza mai utilizzare parole dirette o gergali.

      In quanto al numero di scene le posso garantire che nel libro recensito non sono certo eccessive, si riducono a 5 o 6 e non è certo il numero a darmi problemi.

      Noi donne non siamo certo esseri di cristallo pronte a rompersi al primo battito di ciglia.
      Non è la descrizione di un fellatio o di un connilingus a darmi fastidio, ma la ripetizione continua di 2 termini, solo ed esclusivamente quelli, sarà che conosco l'esistenza dei sinonimi, che pur avendo lo stesso significato, mantengono un differente ritmo e evitano le ripetizioni.

      Per quanto concerne l'editing, ho in lettura il secondo volume quindi vedrò le differenze, però è un peccato che il primo venga lasciato con refusi anziché venir ripreso.

      Ha di certo un buon numero di pubblicazioni che troveranno il consenso di parecchi lettori, io passo a leggere il secondo del suo catalogo.

      Grazie per il tempo dedicatomi, Le auguro buona serata.
      Monica S. (tanto il mio nome e cognome è di dominio pubblico)

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  3. Invece io sono contenta che la blogger abbia sollevato il problema dei termini volgari:
    1) Molte lettrici non li gradiscono, ho partecipato a dibattiti su questo. Se il personaggio è volgare, ci si aspetta che parli a tono. Ma se nella narrazione ci sono termini scurrili a molte non piace e addirittura abbandonano il libro;
    2) Erotico non vuol dire porno. Spesso il linguaggio differenzia un testo di qualità da un giornaletto. Recentemente ho letto un libro con zero volgarità e, addirittura, senza la descrizione dell'amplesso. Ma l'atmosfera era carica di eros e mi son detta: ecco cosa è veramente un romanzo erotico!

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    Risposte
    1. Grazie per la tua opinioni Lily.
      Concordo, ogni cosa deve esser contestualizzata per esser gradevole.
      Che sia una scena sessuale o un dialogo non è sufficiente farcire con delle parole più o meno spinte per dar peso agli eventi.
      Ci sono lettori a cui ciò piace e altri a cui non aggrada, ecco perché nelle mie recensioni lo segnalo. È giusto dar modo ai lettori di far acquisti consapevolmente.

      Ci sono libri splendidi che accennano l'atto senza esternarlo ma hanno una carica erotica e sensuale enorme.
      Bisognerebbe, anche in questo caso, trovar il giusto equilibrio

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